Coronavirus, dopo Trento e tutto l'Alto Adige anche Verona rinuncia ai Mercatini di Natale
Il primo a prendere questa decisione di assoluto buon senso (visto che l'anima di questi eventi è costruita sulla logica dell'assembramento, della convivialità e della presenza di tanti turisti) è stato il sindaco di Trento Franco Ianeselli. Attaccato dalla maggioranza leghista che governa la Provincia poco dopo è stato seguito da Kompatscher e da tutto l'Alto Adige. Oggi la decisione ufficiale del sindaco Sboarina

VERONA. Anche Verona dice ''no''. Dopo la decisione del sindaco di Trento Franco Ianeselli che, per primo, dimostrando coraggio e visione, ha scelto di rinunciare ai Mercatini di Natale anche il sindaco della città scaligera Federico Sboarina ha deciso che il più importante evento del periodo natalizio non si terrà a causa della continua crescita dell'epidemia da coronavirus.
L'annuncio ufficiale l'ha dato il comitato organizzatore dell'evento che su Facebook hanno scritto: ''I Mercatini di Natale a Verona 2020 a non si faranno. Salta quindi, a causa dell'emergenza Covid, il tradizionale appuntamento con i mercatini natalizi che animano il centro storico della provincia scaligera durante il periodo delle feste. Lo hanno annunciato oggi con una nota inviata al Sindaco il presidente del Comitato per Verona insieme ai direttori di Confcommercio e Confesercenti Verona''.
Decisioni, purtroppo, inevitabili che si stanno susseguendo in quasi tutte le realtà dove questi eventi rappresentano un'importantissima fonte di reddito e l'elemento chiave attorno al quale ruota il Natale cittadino. Una scelta importante fatta per tutelare la salute della comunità e per garantire la tenuta del tessuto sociale ed economico ''ordinario'' in un momento di emergenza globale qual è quello che dovremo attraversare tra autunno e inverno.
E così addirittura il presidente della Provincia di Bolzano Kompatscher ha già annunciato che in tutto l'Alto Adige (patria di questi eventi) non si terranno mercatini e prima ancora era stata Trento a decidere per questa linea. Una linea che ha visto, al momento, l'opposizione solo della maggioranza provinciale leghista che, ancora una volta, si è dimostrata un passo indietro a tutta la comunità. L'assessore al turismo e commercio provinciale Failoni ha attaccato pesantemente il sindaco di Trento Ianeselli e con lui altri consiglieri leghisti si sono distinti per averlo raffigurato sui social come il Grinch che ruba il Natale o come il sindaco di sinistra-comunista non interessato ad artigiani e commercianti.
Dopo queste prese di posizione che hanno dimostrato per l'ennesima volta come chi governa la Provincia di Trento sia in grande difficoltà a capire quanto stia accadendo nel mondo, in Italia e nello stesso Trentino, non sono passate che poche ore per vedere tutta la provincia di Bolzano seguire l'esempio di Ianeselli e oggi anche Verona con il sindaco Sboarina.