Coronavirus, dopo Trento e Rango anche Levico dice "no" ai mercatini. "Un doloroso passo indietro. Offriremo un Natale alternativo"
Il sindaco di Levico Terme, Gianni Beretta: "Siamo decisi, come cittadinanza, a creare un Natale alternativo e attrattivo per il resto del Trentino e le regioni limitrofe. Abbiamo la possibilità di offrire qualcosa di diverso dalle altre città. Il Natale non si fermerà"

LEVICO TERME. Anche il Comune levicense ha deciso di fare un “doloroso passo indietro” e di scegliere di annullare l’allestimento dei mercatini di Natale.
“Abbiamo deciso di aspettare per valutare bene la posizione della Provincia e dell’Azienda Sanitaria, per poi capire l’evolversi del numero di positivi in Trentino e in Italia”, è quanto ha detto il sindaco di Levico Terme, Gianni Beretta.
La decisione è stata presa e comunicata oggi, venerdì 23 ottobre, tramite una conferenza stampa online, alla quale era presente l’intera Giunta comunale oltre al presidente del Consorzio Levico Terme e altri ospiti.
Prima la decisione del sindaco di Trento Ianeselli, poi quella del Presidente Kompatscher che ha annullato i mercatini sull'intero territorio altoatesino (qui articolo) e successivamente quella del sindaco di Verona, Sboarina (qui articolo).
Di fronte a questo, dopo un primo momento di chiaro nervosismo, la Pat ha pensato di scaricare la responsabilità della decisione sulle città del territorio (qui articolo) e quindi, dopo Trento e Rango (qui articolo), ora a scegliere di non costruire le caratteristiche casette di legno è Levico Terme, conosciuta in tutto il Trentino per i suoi apprezzatissimi mercatini.
“E' stata una scelta difficile, che ho voluto prendere prima confrontandomi con i sindaci Valduga, Betta e Ianeselli, oltre ad aver parlato a lungo con le aziende di promozione turistica”.
L’assenza dei mercatini, però, significherà per molti, trovarsi durante la stagione invernale senza un’occupazione. E' per questo che il sindaco Beretta ha messo ben in chiaro di non avere intenzione di rimanere fermo: “Siamo decisi, come cittadinanza, a creare un Natale alternativo e attrattivo per il resto del Trentino e le regioni limitrofe. Abbiamo la possibilità di offrire qualcosa di diverso dalle altre città. Il Natale non si fermerà”.
“Si tratta di un momento difficile – dice invece il presidente del Consorzio Levico Terme, Efrem Filippi - perché l’organizzare il mercatino è sempre stato uno dei compiti del consorzio nei confronti delle imprese, dei cittadini e dei turisti che ogni anno vengono a trovarci. Era per noi un dovere, ma in questo momento la sicurezza va assolutamente al primo posto”.