Tornano le nuvole a ''bolle'' sui cieli della Val di Fassa e della Val di Fiemme. E' il ''mammatus''
Si tratta di una speciale nube temporalesca, il mammatus. Sono "strane" formazioni di nuvole a bolle simmetriche e che occupano praticamente tutto lo spazio. Un evento che si verifica in particolare quando sono presenti condizioni di aria particolarmente umida
TRENTO. Qualche settimana fa è apparso sui cieli di buona parte del Trentino. Questa volta siamo in Val di Fiemme sopra a Panchià ma lo stesso fenomeno è stato segnalato anche in Val di Fassa. E' tornato il mammatus queste "strane" formazioni di nuvole a bolle simmetriche e che occupano praticamente tutto lo spazio. Un evento che si verifica in particolare quando sono presenti condizioni di aria particolarmente umida. E infatti in quel di Panchià si è alzato, nel tardo pomeriggio, un forte vento dopo un'acquazzone che è apparso dopo una giornata calda e soleggiata.
Le nuvole mammatus si verificano, in genere, quando si parte da condizioni di aria estremamente umida nei bassi strati, come afa estiva opprimente. E l'arrivo di piogge rapide e piccoli rovesci alzano questa umidità. Le mammatus a volte possono indicare temporali di notevole violenza poiché la loro presenza a volte è sintomo di precedenti forti sollevamenti e di probabile raggiungimento della tropopausa da parte del cumulonembo che li genera.
"I temporali - ci spiegava l'esperto un mese fa (QUI ARTICOLO) - con le correnti ascensionali più intense o quelli che nascono in condizioni di aria estremamente umida alle quote basse, riescono a portare fino alla tropopausa enormi quantità di acqua. Prima sotto forma di vapore poi come cristalli di ghiaccio e acqua sopraffusa".
Quando allora il temporale si smorza o l'incudine arriva a distendersi fino a molti chilometri di distanza dalla torre principale (lontana dalla corrente ascensionale), sull'incudine stessa tenderanno a prevalere i cristalli di ghiaccio più piccoli, ma in quantità enormi.
"Questi inizieranno a scendere verso il basso a causa del peso - concludeva l'esperto - ma appena usciti dalla nube troveranno subito un ambiente ostile con aria estremamente secca e fredda. Ecco che allora sublimeranno subito, tornando sotto forma di vapore acqueo e tendendo a risalire verso l'alto. Data la grande mole di acqua in gioco sotto varie forme, il moto di discesa da una parte e di risalita dall'altra, si organizzerà con una certa regolarità e simmetria spaziale".