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Lupo con la testa mozzata, premio in denaro in Tirolo a chi fornirà informazioni. In Trentino invece non si ha nemmeno una versione ufficiale dell'accaduto

Il 31 luglio a Sellrain (vicino a Innsbruck) era stato trovato un lupo morto senza la testa. Da quel momento sono partite indagini serie e strutturate e ora ci sono anche 11.000 euro di premio per chi aiuterà a rintracciare il o i bracconieri. A marzo in Val di Fassa era successa una cosa simile ma lo aveva dovuto scoprire il Dolomiti perché dalla Pat era arrivata tutt'altra versione e ad oggi non sono ancora arrivate risposte né in Aula né sugli esami autoptici

Di Luca Pianesi - 06 settembre 2019 - 14:04

TRENTO. Mentre in Trentino si attendono ancora risposte dell'assessora Zanotelli su quanto accaduto al lupo ripescato nell'Avisio a marzo che il Dolomiti aveva scoperto essere stato rinvenuto senza testa e senza zampe anteriori, mentre la Provincia, nel comunicato ufficiale si era limitata a spiegare che ''Le numerose fratture rilevate fanno ritenere che l’animale sia stato vittima di un investimento stradale'' (QUI LA RICOSTRUZIONE), in Tirolo si continua ad indagare su un caso molto simile.  

 

Simile in quanto il 31 luglio anche a Sellrain avevano trovato un lupo morto senza la testa (QUI ARTICOLO), diverso perché lì da settimane la polizia sta indagando sul caso con grande serierà mentre in Trentino pare le istituzioni stiano cercando di insabbiare i lpiù possibile la vicenda.

 

Non sono, infatti, ancora arrivate risposte alle interrogazioni depositate in consiglio provinciale sul tema e nemmeno sono state soddisfatte le richieste ufficiali di accesso agli atti di alcuni privati (come l'esperto di lupi della Val di Fassa Paolo Scarian e Enrica Vitale) che hanno chiesto gli esami autoptici eseguiti su quell'esemplare (i laboratori sono pronti a fornirli ma si attende il via libera della Pat). In Austria, invece, sono stati fatti i controlli al Dna e si è proceduto a fare anche gli esami ai raggi X che hanno messo in evidenza la presenza di pallini chiaro segnale che l'animale è stato ucciso da un'arma da fuoco e poi decapitato. Insomma la cosa al di là del confine è stata presa molto sul serio tanto che ora esiste anche un premio in denaro (11.000 euro) che verrà consegnato a chi fornirà informazioni utili a rintracciare il o i bracconieri

 

Il premio è stato stanziato dalle associazioni Wwf Austria e Naturschutzbund Austria e le informazioni vanno fornite alla stazione di polizia responsabile delle indagini (quella distrettuale di Innsbruck) o telefonicamente o inviando una mail (pi-tkematen@polizei.gv.at.) visto che la procedura, già in passato si è rivelata decisiva per arrivare ai criminali che hanno compiuto atti simili. Nel 2015, per esempio, si utilizzò una procedura simile e grazie alle informazioni date da cittadini (dopo che era stato stanziato un premio per chi le avrebbe fornite) si arrivò a rintracciare gli autori dell'uccisione di una lince: una coppia sposata la quale fu condannata a pagare una multa e alla quale fu ritirata la licenza di caccia per molti anni.

 

"L'esperienza dimostra che questo incentivo può fornire informazioni utili e nuove piste di indagine per la polizia", ​ha affermato Christian Pichler, del Wwf austriaco all'Ansa. E poi ha proseguito con un discorso di sistema (visti anche i pessimi cartelli apparsi in Alto Adige e la gestione del fenomeno in maniera sempre più irrazionale e randomica che la politica sta attuando in Trentino): "Abbiamo urgente bisogno di un disarmo delle parole: invece di favorire le paure, gli agricoltori interessati devono essere ben informati e vanno promosse soluzioni di protezione della mandria".

 

Le indagini, quindi, in Austria procedono. In Trentino, francamente, temiamo che tutto sia fermo il che rappresenterebbe un ottimo segnale per bracconieri o cacciatori di frodo: se le istituzioni non si interessano e anzi forniscono informazioni parziali il messaggio che si manda alla popolazione, rischia di essere chiarissimo. 

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