IL VIDEO. L'incendio in Val di Ledro ha origine dolosa. Al lavoro l'elicottero e in arrivo il canadair
Il comandante dei vigili del fuoco di Molina Angelo Maroni spiega che sono in corso indagini per identificare una persona avvistata in zona nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 gennaio
LEDRO. Sono circa 20-30 gli ettari di bosco andati a fuoco per un incendio che si rivela essere di origine dolosa. Come riferisce, infatti, il comandante dei vigili del fuoco di Molina Angelo Maroni, sono in corso indagini per identificare una persona avvistata in zona nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 gennaio. L'incendio, poi, si è sviluppato nella serata di ieri e i vigili del fuoco sono stati allertati intorno alle 20.
In mezzo a questi 30 ettari anche ampie zona di rocce e ghiaioni, comunque le fiamme si estendono da quota 1.100 alla cima Giochello (1.500 mt) sopra Biacesa, nel comune di Ledro. L'incendio ha impegnato le squadre del corpo di Molina di Ledro coadiuvate dall'elicottero del nucleo di Trento. Mentre già ieri sera era intervenuta una prima squadra composta da 11 vigili del fuoco dotati di moto, quad e fuoristrada si è portata il più vicino possibile per monitorare la zona e verificare le modalità operative.
Nella giornata di domani, salvo stravolgimento del meteo nella nottata (solo la neve o la pioggia potrebbe fermarlo in breve tempo), arriverà un secondo elicottero ed un canadair a bagnare le zone. Le zone sono quelle delle creste della valle di cima Rocchetta, Bocca Giumella e Bochet dei Concolì.
Il pericolo di far operare vigili in quelle zone è dato dalle scariche di sassi e dallo scivolamento, oltre al fatto che è difficoltoso utilizzare i naspi in quanto ci sono temperature attorno ai -7°.