Venture capital, dove si concentreranno gli investimenti dei fondi nei prossimi 10 anni
Cerca di recuperare quanto omesso dai temi che quotidianamente invadono la nostra comunicazione e la nostra esperienza
"...sembra probabile che sarà una storia di imprese e di applicazioni verticali...".
Benedict Evans
Oggi lo stato dell'arte del venture capital ha tutte le ragioni nel volersi concentrare sulla seconda rivoluzione tecnologica digitale in corso di attuazione, e che l’attuale situazione potrà ulteriormente concentrare. Per avere una visione chiara di questo tema, è fondamentale avere l’attenzione rivolta a due orizzonti tecnologici essenzialmente sinergici:
- la finalizzazione della distribuzione 5g
- la possibilità di contare su un nuovo enorme margine di potenza di calcolo di livello anche qualitativamente superiore all’attuale.
In questo secondo caso la potenza sarà resa disponibile, e in parte lo è già, grazie all’avvento del quantum-computing, già on-demand, ma anche o ancora più semplicemente, lo sarà attraverso una distribuzione capillare di potenza, già presente a livello distribuito ma latente, e che potrà essere accessibile con il maturare e mutuarsi di una rete sincronizza. Questo perché si possa sfruttare passivamente e costantemente ogni bit o q-bit di potenza messa a disposizione e inutilizzato, al pari della distribuzione dell’energia o dello sharing.
Mentre una città di 10 milioni di abitanti e di 10 milioni di smartphone e 10 milioni di PC dormono con lei e nessuno utilizza la potenza di calcolo aggregata e connessa di questi device.
Il primo passo sarà quindi quello di immaginare e scrivere il codice per migliorare le applicazioni, le routine e i software che occuperanno e potranno aggregare e sfruttare le estese dimensioni di analisi rese disponibili dalla nuova potenza di calcolo. Software, algoritmi e applicazioni che possano davvero sfruttarne le potenzialità. Oggi questo hardware è ancora in fase di sperimentazione, una virtuale pre-produzione che vive negli ambienti di testing e già sfrutta il machine learning operativamente, a volte senza ancora un obbiettivo coordinato, ma sicuramente il software che coinvolgerà questo hardware diffuso portato ad una nuova dimensione di connettività deve essere oggi già avviato architettonicamente e quindi testato praticamente per poter essere pronto in tempi brevi ad occupare e adattarsi al nuovo vasto orizzonte di potenza, essere i primi è l'obiettivo imprescindibile per accumulare vantaggio competitivo e giungere realizzare i nuovi trust.
Secondo IBM poi i campi in cui il calcolo quantistico apporterà vantaggi enormi saranno:
- Sciogliere la complessità delle interazioni molecolari e chimiche, portando i ricercatori alla scoperta di nuovi farmaci e materiali biomedici/meccanici
- Trovare il percorso ottimale attraverso le catene di fornitura globali per consegnare un prodotto a domicilio con il più efficace equilibrio tra carburante e tempo.
- Trovare nuovi modi per aiutare a modellare i dati finanziari e isolare i fattori di rischio globali per prendere decisioni di investimento più informate.
Qui è da notare la simmetria tra questi 3 cluster rispetto alle industrie che la pandemia attuale ha fatto invocare come neo-vitali per la civiltà contemporanea, e questa simmetria deve far riflettere sull’effetto di potenziamento esponenziale che questa avrà su comparti già destinati al successo.
La ricerca medica, la ricerca chimica, la ricerca sui materiali, l'organizzazione di enormi dati interconnessi, il trasferimento e l'analisi di dati certificabili in tempo reale, nuovi tipi di test virtuali per la progettazione e lo sviluppo in ogni campo industriale attraverso ambienti virtuali, previsioni profondamente accurate sul ciclo di vita del prodotto, la sperimentazione di nuovi componenti, i test sulle nanotecnologie e qualsiasi altro dispositivo fisico hanno bisogno di questa rivoluzione per accelerare il loro piano di sviluppo e vendita e quindi accorciare i cicli di produzione. Di conseguenza aumentando la velocità di circolazione del capitale si potranno finalmente rendere redditizie industrie che ad oggi necessitano di enormi investimenti per lo sviluppo, ma con cicli produttivi troppo lenti e limitanti. L’accorciarsi nei cicli di determinate industrie aumenterà poi il capitale liberandolo.
Si prospetta quindi la nascita di una rivoluzione diversa da quella portata a termine dal primo grande rush di startup avvenuto nella seconda decade del secolo. La nuova generazione seguirà probabilmente direzioni necessarie a definire una linea per lo sviluppo del prodotto veramente intelligente, infinitamente più veloce e precisa, basata su ambienti di test totalmente virtuale, controllati essi stessi da processi migliorativi integrati e guidati da reali routine di intelligenza artificiale fittate da un effettivo machine learning e questo avrà un profondo impatto su ogni campo tecnologico utilizzato nella produzione industriale. Lato consumer questa rivoluzione si avvertirà poi solo in un secondo ciclo, sui manufatti prodotti attraverso le nuove linee di sviluppo, sarà una rivoluzione inizialmente più oscura ma decisamente più fondamentale, perché porterà in una certa misura l’aspetto decisionale nello sviluppo industriale al di fuori dello scrutinio umano e necessiterà quindi di ampi impegni regolatori da parte delle entità statali
Software, software e software ancora: l'intero processo industriale è destinato ad essere riprogettato. Le startup che in anticipo sul prossimo decennio stanno iniziando a trovare soluzioni nei settori verticali che gestiscono i processi industriali saranno coinvolte come leader nella nuova era della produzione digitale. In questo senso, saranno necessariamente fatti enormi investimenti per ridisegnare realisticamente la situazione attuale. L’industria sarà riorganizzata lungo questo percorso. Il capitalismo tonerà nelle industrie.
Puro software significa a regime margini molto più elevati rispetto ad altri prodotti, intorno e oltre il minimo richiesto per gestire in modo efficiente il target critico per la concentrazione di capitale ad alto rischio. Software intelligenti allargano ulteriormente questo margine perché a tendere opereranno ampiamente in autopoiesi diminuendo la necessità di sviluppo diretto.
Contemporaneamente, sulla sponda complementare di questa rivoluzione computazionale si troverà quindi l'implementazione completa del 5G che avrà un impatto profondamente diverso rispetto alle aspettative comuni sui processi in pipeline. Gli usi più interessanti del 5g potrebbero essere definiti seguendo queste caratteristiche di base:
- Il 5g permette di suddividere la capacità dedicandola di volta in volta a particolari impieghi.
- L'impiego di queste frequenze, e quindi delle nuove velocità disponibili, sarà possibile solo in aree piuttosto ristrette e avverrà molto lentamente. I segnali a tali frequenze hanno una portata peggiore, per esempio non passano facilmente attraverso i muri.
5g si adatta quindi perfettamente alle esigenze dei grandi processi automatizzati o robotizzati che richiedono un'ampia e veloce larghezza di banda per la trasmissione sicura dei dati e l'esecuzione completamente controllata del processo medesimo senza interruzioni e in fasi di complessità crescenti. Le caratteristiche della banda 5g, con una maggiore larghezza e la possibilità di disposizione di questa banda secondo le specifiche esigenze e gli usi, sembrano avere un obiettivo di utilizzo molto concreto soprattutto in grandi aree di produzione e in aree urbane concentrate, in alternativa in aree circoscritte entro le dimensioni tipiche delle infrastrutture, dove la copertura può essere organizzata e controllata in modo efficace.
Determinati componenti software progettate per controllare e gestire uno specifico processo attraverso un massiccio dispiegamento di dati correlati rappresentano quindi il naturale richiamo complementare per il prossimo flusso di startup che si impegnerà nello sviluppo di soluzioni in questa direzione.
Seguendo la prima ipotesi, puntando ad una rivoluzione del ciclo di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti in diversi campi industriali, e prendendo poi la seconda ipotesi che punta a rimodellare l'efficienza e il controllo della produzione, i suoi processi digitalizzati, il controllo robotizzato dei processi meccanici ad ogni livello, una gestione ultra efficiente della logistica, il risultato è che le startup della prossima generazione, volte a sviluppare software come servizio primario si concentreranno necessariamente verso ACV di grandi, ampie o enormi dimensioni.
Oggi la maggior parte delle startup o società quotate in borsa focalizzate sul SaaS, hanno già un ACV decisamente elevato ma il trend va verso l’innalzamento ulteriore di questa metrica che risulterà determinante per il successo e la sopravvivenza in questo scenario.
Quest'ultima tendenza rafforza la deduzione iniziale e la correla direttamente al fatto che i clienti finali della nuova rivoluzione tecnologica saranno aziende e società in grado di sviluppare processi industriali complessi e quindi di notevoli dimensioni, aziende in grado di sostenere investimenti significativi in ricerca e sviluppo, e non più direttamente i consumer. Le stesse startup che avranno successo in questo scenario rimpiazzeranno nel brevissimo termine i loro stessi clienti iniziali completando questa rivoluzione.
Nel prossimo decennio il verticale sulla gestione dei processi industriali, sull'automazione e sui nuovi test virtuali accelerati su ogni materiale, componente e prodotto, soprattutto medicale, costituirà il terreno più fertile per il Venture Capita a venire.
Tutto sarà incentrato sulla ricostruzione dell’ambiente produttivo. Questo a dispetto della prima ondata di investimenti dei VC in Startup e riferita al secondo decennio degli anni 2000 che ha riguardato principalmente prodotti rivolti al singolo consumatore privato.
La nuova generazioni di prodotti nati da queste rimodellate linee di produzione sarà supportata da software autonomi e materiali ingegnerizzati che porteranno a un nuovo livello la ricerca, la durata dei cicli di produzione e l'industria di conseguenza muterà di nuovo la società nel suo complesso.