“Io non ho paura del lupo”, grande successo per la [...]
Un gatto selvatico in Val di Fiemme? (FOTO) Il biologo [...]
Trump ''chiude'' con la crisi climatica, punta sul [...]
Acqua e crisi climatica, l'Anbi: "Investimenti da 200 [...]
Pfas nelle acque potabili: ''Positivo quasi l'80% dei [...]
"Conoscere il lupo", le associazioni in dialogo per [...]
Ibis Eremita abbattuto da un cacciatore che ha provato a [...]
Il Cai Alto Adige entra nella Federazione Ambientalisti. [...]
L'acqua del torrente diventa verde fosforescente: ecco il [...]
"Le hanno sparato", trovata una giovane lupa con tre [...]
Prosegue la lotta biologica all’ailanto, pianta invasiva molto diffusa anche in Trentino
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Alla lotta biologica all’ailanto, nota pianta invasiva molto diffusa anche in Trentino, è dedicato un capitolo della tesi di laurea di Francesca Michelon che ha condotto le sue ricerche soprattutto in Vallagarina.
Nella stessa valle gli esperti dell’Unità difesa delle piante e del verde urbano della Fondazione Mach hanno trovato piante di ailanto fatte seccare da un fungo del genere Verticillium.
Nella tesi si fa riferimento a prove di inoculo del fungo nei fusti di ailanto. Giorgio Maresi confida nella possibilità di applicare in futuro questo tipo di lotta biologica.
Ma non nasconde il pericolo di possibili conseguenze negative a carico di piante diverse dall’ailanto.
Il Verticillium è infatti un fungo polifago che può attaccare molte specie di piante. Di questo e di altri aspetti si occuperà una dottoranda di ricerca che lavora presso la Fondazione Mach.
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele