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I corsi d'acqua del Trentino ripopolati di trote con avannotti

L’operazione è molto delicata, dice Leonardo Pontalti ittiologo dell’Ufficio faunistico della Provincia di Trento
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 06 maggio 2019

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

Durante il mese di aprile le associazioni di pescatori dilettanti che operano in Trentino e dispongono di incubatoio e vasche di allevamento hanno proceduto al ripopolamento di trota marmorata e trota fario nei corsi d’acqua di competenza utilizzando avannotti della lunghezza di 1,5 centimetri. ancora provvisti del sacco vitellino che hanno attaccato al ventre e dal quale traggono parte del nutrimento.

 

L’operazione è molto delicata, dice Leonardo Pontalti ittiologo dell’Ufficio faunistico della Provincia di Trento.

 

La temperatura dell’acqua nelle vasche di allevamento e nel corso d’acqua da ripopolare deve essere più o meno uguale: 10-12 gradi per evitare uno stress termico.

 

Gli avannotti devono essere immessi nelle zone di acqua bassa nella misura di 1-5 esemplari a metro quadrato.

 

Se liberati in acqua fonda, vengono mangiati dalle trote grandi.  

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