Antonomo della fragola, servirebbe l'intervento dei produttori per riprendere la ricerca per contrastarlo
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
L’antonomo della fragola è stato oggetto di trattazione da parte di Alberto Grassi e Paolo Miorelli in occasione della sesta Giornata tecnica dedicata ai piccoli frutti promossa dalla Fondazione Mach.
Il piccolo coleottero è conosciuto per il danno che provoca all’inizio di stagione recidendo lo stelo dei boccioli fiorali di fragola, lampone e mora.
Da qualche anno, a seguito della espansione degli impianti di fragola rifiorente, l’antonomo ha esteso l’azione distruttiva ai frutti sui quali provoca rosure dalle prime fasi di ingrossamento fino a maturazione completa.
Su istanza di produttori di varie zone interessate, i tecnici di S. Michele si erano impegnati a dare vita ad un progetto di ricerca di durata triennale.
L’insufficienza di fondi li ha però costretti a ridurre l’indagine alla stagione in corso, concentrando l’attenzione sulla biologia e sul comportamento dell’antonomo.
La partecipazione dei produttori alla copertura della spesa potrebbe consentire il ritorno al progetto triennale a partire dal prossimo anno.