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Caro Ugo Rossi, non tagliare i corsi di qualità del Liceo artistico Vittoria: richiamano sempre più iscritti

La lettera aperta del presidente del Consiglio dell’Istituzione Vittoria/Bonporti/Depero e di un gruppo di docenti del nuovo Liceo Vittoria. "Le motivazioni da Lei addotte in qualità di Assessore all'Istruzione poggiano sull'aridità di un calcolo numerico. Peraltro sbagliato"
DAL BLOG
Di Carmine Ragozzino - 28 aprile 2017

Giornalista, ha lavorato per Alto Adige, Gazzettino e Trentino

Caro Presidente Rossi,

siamo stupiti e amareggiati dalla sua ultima risposta ad una recente interrogazione consiliare, che conferma l’intenzione di cancellare due Aree didattiche fondamentali per l’offerta formativa della nostra scuola. Ci riferiamo ai corsi di “Architettura e ambiente” al Liceo Vittoria di Trento e di “Interior & Exibition Design” al Liceo Depero di Rovereto.

 

Le motivazioni da Lei addotte in qualità di Assessore all’Istruzione poggiano sull’aridità di un calcolo numerico che provammo vanamente a confutare, quando due anni fa ci fu imposto il taglio di due corsi in nome di scelte di razionalizzazione dell'offerta formativa basate unicamente su parametri ragionieristico-  economici legati al numero di iscrizioni, senza alcun preavviso o accordo.

 

Affidandoci con fiducia al suo buonsenso abbiamo sempre cercato di spiegare che una lettura puramente aritmetica dell’andamento dei diversi ambiti formativi è tanto sbagliata quanto fuorviante. Il successo ampiamente dimostrabile della didattica al neo costituito “Liceo delle arti”, (comprendente Vittoria, Depero e Coreutico/Musicale Bonporti), deriva da una qualità dell’insegnamento che punta a seguire gli allievi in una dimensione personalizzata.

 

Una dimensione irrinunciabile, rapportata all’ottimizzazione degli spazi di laboratorio a disposizione della scuola. In particolare – come le è certamente noto – il Vittoria soffre di una cronica carenza logistica, oltre che di un disdicevole degrado di un edificio considerato “provvisorio” da un trentennio.

 

Ma anche se gli spazi fossero finalmente adeguati, la dinamica della didattica non cambierebbe, perché per chi opera nei Laboratori artistici e nelle aule di Progettazione, la “buona scuola” è data dalla possibilità di seguire passo passo il lavoro degli studenti in un contesto di sicurezza che esclude affollamenti rischiosi.

 

Le ricordiamo, infatti, che la didattica di laboratorio si svolge anche mediante l’uso di macchinari – falegnameria, metalli, eccetera – che impongono il rispetto di norme, (anche numeriche), di tutela. Ma tornando ai numeri – tornando all’inizio di questo nostro invito al confronto diretto con noi docenti che le permetta di riconsiderare le sue decisioni – accettiamo anche la “sfida” dei numeri.

 

Entriamo dunque nella logica che sembra sostenere le scelte del suo assessorato per farle presente che le cifre illustrate nella risposta all’interrogazione provinciale sono errate. Adottando a motivazione di tagli e presunte “razionalizzazioni”, che procurano incomprensione ed inquietudine a docenti, studenti e famiglie, si indica un “calo degli iscritti” nel comparto dell’istruzione artistica. Ma questo “calo” è veritiero – seppur non certamente drammatico – solo se si sommano i numeri di Vittoria, Depero, Bonporti, (unico istituto ) e l’istituto di Pozza di Fassa.

 

Se si scende al contrario nel particolare di ogni singola scuola si potrà facilmente registrare che al Vittoria le iscrizioni, che due anni fa registrarono un significativo quanto entusiasmante aumento (più 30%), per l’anno scolastico 2017/18 sono perfettamente in linea con quel balzo di crescita, confermando l'aumento. In tre  anni siamo passati da 5 corsi completi agli attuali 6, cioè da 25 a 30 classi rispettando i parametri provinciali.

 

Ma non solo. Quando si ipotizzò la chiusura del corso di “Architettura e ambiente” si fece leva sugli 11 iscritti dell’anno 2013/2014, un numero più basso della soglia considerata minima dalla Provincia per il mantenimento di quell’opzione didattica. Ebbene, per l’anno scolastico 2017/18 il numero degli iscritti ad “Architettura e ambiente” è raddoppiato: 22 iscritti.

 

Ventidue ragazzi, ventidue famiglie, hanno operato una scelta che testimonia l’interesse per una formazione artistico creativa che sposando la tradizione del buon artigianato con le nuove tecnologie offre importanti capacità da spendere sul “nuovo” mercato del lavoro. Gli stessi hanno infatti apprezzato il fatto che la formazione liceale è ben diversa da quella prevista in un istituto tecnico.

 

Caro Presidente, caro Assessore: questo vorrà pur dire qualcosa. Quando i suoi uffici ci lanciarono la “sfida dei numeri” la scuola argomentò la difesa delle prerogative di qualità dell’insegnamento.  Il Vittoria non si tirò indietro. Abbiamo lavorato con intensità e caparbietà nell’orientamento e per l’equilibrio delle specializzazioni artistiche.

 

I numeri di oggi ci danno ragione oltre che grande soddisfazione. Ed è per questo che siamo a chiedere di non penalizzare, non impoverire ulteriormente, una realtà scolastica pubblica che nonostante i disagi logistici che pesano su tutte le componenti, è orgogliosa dei propri risultati.

 

Sono traguardi – ci permettiamo di ricordarle – che anno dopo anno hanno posto il Vittoria (ma naturalmente anche il Depero ed il Bonporti), al centro dell’attenzione nazionale ed in qualche caso anche internazionale.

 

La nostra bacheca – la bacheca degli studenti – è piena di premi nei concorsi di maggior prestigio in Italia (come il New Design indetto dal Miur). E i progetti esterni commissionati alla scuola da istituzioni (tra cui anche da parte dell'Amministrazione Provinciale) e privati si sono moltiplicati anno dopo anno, testimoniando in tante forme e discipline artistiche il rapporto di scambio tra scuola e territorio che è sempre stato evidenziato nelle aspirazioni programmatiche della sua amministrazione provinciale.

 

Un esempio tra i tanti, il più recente, sette amministrazioni pubbliche hanno appena acquisito all’asta alcuni dei 24 progetti di “bookcrossing case” realizzati proprio da studenti sotto la guida dei docenti dei corsi di Architettura e Design, presentati nella manifestazione “Biblio è” al palazzo delle Albere. Quei modelli il prossimo anno scolastico diventeranno “opere” da collocare negli spazi di libero scambio dei libri individuati da Comuni trentini e Circoscrizioni di Trento.

 

Caro Presidente, potremmo chiudere con un semplice ed ovvio “ci ripensi”. Invece chiudiamo con un “pensi” che non riguarda solo noi. La formazione artistica non è solo un indubitabile volano strategico per lo sviluppo del Trentino in rapporto alle multimedialità comunicativa, all’artigianato all’altezza dei tempi, al turismo e ad altri comparti.

 

La formazione artistica è elemento di crescita sociale basata sulla contaminazione, lo scambio ed il confronto “naturale” delle discipline e degli insegnamenti, compresi quelli curriculari. Le famiglie che da tutto il Trentino scelgono Vittoria, Bonporti e Depero sono consapevoli di questa “missione” nel vedere quanto e come i loro figli hanno la possibilità di ampliare i loro orizzonti mettendo in pratica le loro attitudini creative.

 

Caro presidente, Lei per il 2018 ci aveva  promesso una scuola nuova, affrontando finalmente in modo concreto una questione logistica in doloroso stand by trentennale. Nel 2018 la scuola nuova non ci sarà. Ma confidiamo che prima o poi verrà. Al Vittoria avremo invece una seconda succursale, indispensabile visto l'aumento degli studenti e delle classi, e ciò oltre all'ampliamento fatto negli anni '90.

 

Faremo salti mortali dal punto di vista organizzativo. Ma ce la faremo con l’impegno e la disponibilità di tutte le componenti scolastiche che senza polemica ci sentiamo di rivendicare.Ma caro Presidente quello che non possiamo sopportare è lo sfinimento, la frustrazione di un’incertezza che mina i nostri sforzi, il nostro impegno, per  non fare arretrare la nostra scuola.

 

Caro Presidente, non operi tagli che alla luce dei dati sono ingiustificati anche rispetto a vostri parametri di amministrazione dell’istruzione. Caro Presidente, investa piuttosto: venga a trovarci, parli con noi, con gli studenti, con le famiglie. Siamo certi che si entusiasmerà. E si ricrederà.

 

Carmine Ragozzino, presidente del Consiglio dell’Istituzione Vittoria/Bonporti/Depero

e un gruppo di docenti del nuovo Liceo Vittoria appartenenti ai dipartimenti delle Aree di Arti Figurative, Architettura e Ambiente, Design, Multimedia

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