Il maresciallo della forestale (VIDEO): “Il radiocollare di Jj4 non funzionava da agosto, la batteria era scarica”
Il maresciallo maggiore del Corpo forestale trentino, Paolo Zanghellini: “Dopo la prima aggressione, che risale al 2020, Jj4 è stata radiocollarata. Questo strumento ci ha permesso di seguirla per un certo periodo, poi, dal mese di agosto dell’anno scorso ha smesso di funzionare per via della batteria scarica”
CALDES. “Seguiremo la procedura per arrivare a realizzare quello che è previsto dall’ordinanza” così il maresciallo maggiore, Paolo Zanghellini, sottolinea l’impegno del Corpo forestale trentino per arrivare alla rimozione dell’orsa Jj4. Questa femmina di orso di 16 anni è l’esemplare che ha ucciso il 26enne di Caldes Andrea Papi.
L’aggressione è avvenuta nella zona del monte Peller dove l’orsa aveva già attaccato due cacciatori nel 2020. “Dopo la prima aggressione Jj4 è stata radiocollarata ed è stata seguita con attenzione – spiega il maresciallo maggiore Zanghellini – il radiocollare ci ha permesso di seguirla per un certo periodo, poi, dal mese di agosto dell’anno scorso ha smesso di funzionare per via della batteria scarica”.
Come sottolinea il maresciallo dei forestali i radiocollari sono strumenti efficienti ed efficaci per monitorare gli animali nei loro spostamenti ma non possono essere considerati strumenti di gestione: “Hanno dei limiti intrinseci nella loro funzionalità e quindi non possiamo pensare che sia questo lo strumento che ci può permettere di gestire l’animale”.
Dal canto suo il direttore del distretto forestale di Malé, Fabio Angeli, ha ricordato le criticità riscontrate nell’utilizzo del radiocollare, in un’area, dove la copertura telefonica sarebbe molto scarsa. “Il problema enorme per il radiocollare in quest’area è la copertura Gsm – dichiara il direttore del distretto forestale – il radiocollare ha una localizzazione satellitare ma la trasmissione può arrivare solo se c’è una copertura telefonica che permette a questo strumento di mandare l’sms”.