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VIDEO SERVIZIO. Il progetto europeo per salvare le linci dall’estinzione: “Le principali minacce? Consanguineità e frammentazione degli habitat”

Da oltre 40 anni la lince è tornata a vivere nelle Alpi orientali grazie alle reintroduzioni effettuate in Slovenia ma la popolazione resta in pericolo: “Per salvarla sono necessarie misure urgenti, per rinfrescare e arricchire la popolazione esistente e ricercare la sua connettività con altre popolazioni”

Di Marco Todarello e Tiziano Grottolo - 06 febbraio 2022 - 16:39

TRENTO. Dal 2017 il progetto europeo Life Lynx lavora per prevenire l’estinzione e rinforzare la popolazione di lince che vive sui Monti Dinarici e nelle Alpi sud-orientali. Nei giorni scorsi, per questo importante progetto è stato dedicato un incontro al Muse di Trento. Ospite, e protagonista della serata, Miha Krofel, ricercatore dell’Università di Lubiana che ha fatto il punto sul progetto. A moderare l’incontro, Paolo Pedrini, responsabile della Sezione Zoologia dei Vertebrati del Muse.

 

“Nel corso del ventesimo secolo – sottolinea Krofel – sono stati implementati diversi progetti di reintroduzione, ma la distribuzione della specie sulle Alpi è ancora limitata e la maggior parte degli esemplari è minacciata dalla consanguineità e dalla frammentazione degli habitat”.

 

Da oltre 40 anni infatti, la lince è tornata a vivere nelle Alpi orientali grazie alle reintroduzioni effettuate in Slovenia a partire dagli anni ‘70 del secolo scorso. Tuttavia il nucleo attualmente presente è fragile e la sua sopravvivenza è in grande pericolo. Come sottolinea infatti il team di Life Lynx: “Oggi, per salvare la popolazione, sono necessarie misure urgenti per rinfrescare e arricchire la popolazione esistente e ricercare la sua connettività con altre popolazioni, soprattutto quella delle Alpi centro-occidentali della Svizzera”.

 

Nel panorama trentino, la lince “B132”, merita una parentesi a parte: dopo aver attraversato parte dell‘arco alpino, partendo dal Cantone del San Gallo in Svizzera e percorrendo una distanza record di oltre 200 chilometri in linea d‘aria, dal 2008 ha stabilito il suo territorio in Trentino. La sua ultima apparizione, come riporta il Servizio Faunistico della Provincia di Trento, risale a dicembre 2021, quando, dopo 8 mesi, ha dato nuovamente notizia di sé, avvistata e fotografata da un residente in località Nar di Storo, in Valle del Chiese.

 

Fra Lombardia e Trentino però, alla fine dello scorso novembre è stata segnalata la presenza di una nuova lince. A renderlo noto il Parco Nazionale dello Stelvio, per la parte che ricade sotto la competenza Lombardia.

 

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