Una “corsa” di 24 ore contro la riqualificazione del Lago Santo (LE FOTO). Una quarantina di partecipanti percorre un anello di 200 chilometri
La "Lago Santo 24h Run – l'Anello della Madonna" si è conclusa nella mattina di sabato 23 maggio, con quasi 40 partecipanti e oltre 200 chilometri percorsi a nuoto, di corsa o camminando. L'evento, organizzato da attivisti locali e dal collettivo The Outdoor Manifesto, si oppone alla riqualificazione del lago
CEMBRA. Poco meno di 40 persone coinvolte, 200 chilometri percorsi e una risonanza mediatica nazionale. La “Lago Santo 24h Run – l'Anello della Madonna” si è conclusa sabato mattina, levando alta la voce del mondo ambientalista e non solo intervenuto a difesa del Lago Santo di Cembra, al centro di un progetto di riqualificazione ad alto impatto ambientale.
Promossa da alcuni organizzatori locali in collaborazione con il collettivo “The Outdoor Manifesto”, ha visto 37 persone partecipare attraverso diverse discipline, dalla corsa al trekking, dal sub al nuoto, e così via; tutte impegnate nel percorrere un anello simbolico tracciato attorno al piccolo lago situato sopra l'abitato di Cembra.
La staffetta ha visto i partecipanti passarsi virtualmente il testimone, nel rispetto pieno delle normative vigenti per il contenimento del virus, mentre si raccoglievano intanto più di un centinaio di firme tra gli avventori del lago, tutte contrarie ai lavori che metterebbero a rischio l'ecosistema lacustre e l'habitat naturale di alcune specie protette che lì vivono.
A sostenere l'azione si sono pronunciati importanti nomi dell'associazionismo ambientalista, da Mountain Wilderness a Wwf, da G.U.F.I. a Italia Nostra, da Land im Gebirge a Vicini al Lagorai. The Outdoor Manifesto, invece, gruppo organizzatore dell'evento, rappresenta un collettivo di “outdoorer” composto da più di 1000 persone, che crede e promuove una presa di coscienza ambientale proveniente da basso e finalizzata a creare una massa critica pronta a difendere gli spazi naturali attraverso azioni mirate.