IL VIDEO. Solo 11% italiani soddisfatto da qualità vita nelle proprie città
Milano, 25 feb. (askanews) - Solo l'11% degli italiani si dichiara pienamente soddisfatto della qualità della vita nella propria città e il 39% ha registrato peggioramenti significativi, negli ultimi anni, soprattutto nei grandi centri urbani. È quanto emerge dal 2° Rapporto One Health, intitolato "La salute della città e dei territori", realizzato dal Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con l'Istituto Piepoli. Una ricerca, presentata in Senato, che esamina l'evoluzione prevista delle aree urbane italiane entro il 2050 e propone come soluzione un approccio integrato alle problematiche sanitarie e sociali."Lo sforzo che tutti insieme dobbiamo fare in una logica di alleanza pubblico-privato - ha detto Domenico Mastrolitto, direttore generale Campus Bio-Medico SpA - è quello di progettare le nostre città e i nostri territori mettendo davvero al centro la persona, i cittadini, e quindi restituire una migliore connessione con la natura, spazi per il benessere, per la socialtà, una sanità naturalmente innovativa, un sistema di trasporti più efficiente quindi solo in questa maniera riusciremo ad avvicinare centro e periferia e a restituire un futuro migliore, più equo, per tutti i cittadini".I cittadini mostrano di aspettarsi un progresso inarrestabile della tecnologia e un orientamento sempre più concreto verso la sostenibilità con la speranza di avere così in futuro città sicure e verdi, dove sia possibile accedere facilmente a cure, servizi, formazione, opportunità professionali, mobilità sostenibile, integrazione e socialità, in ogni fase della vita."Il tema della presa in carico del cittadino - ha osservato Marcello Fiori, Direttore Generale Inail -, in tutti i suoi aspetti, sia quando è lavoratore sia quando torna a casa, in termini di salute e benessere è decisivo per poter vivere non solo più a lungo ma anche per poter vivere bene quindi vanno attivate delle politiche sia sui luoghi di lavoro sia nelle abitazioni. La città deve organizzarsi per fare in modo che questo accada".Per il futuro delle città italiane, risulta cruciale puntare sullo sviluppo di una rete di trasporto pubblico interurbano efficiente, privilegiando soluzioni sostenibili come il trasporto intermodale e il modello della "città dei 15 minuti", che mira a rendere tutti i servizi essenziali facilmente accessibili."Ci deve essere uno sforzo da parte di tutti - ha sottolineato Carlo Tosti, presidente Università e Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico - intanto per lavorare insieme e quindi per far condividere un progetto che, in qualche modo, in termini di sostenibilità, permetta di mantenere quella caratteristiche identitarie della nostra cultura e della nostra storia, però sposandole con l'innovazione". Quanto al settore sanitario secondo il rapporto l'integrazione tra pubblico e privato giocherà un ruolo chiave per migliorare l'accesso alle cure e ridurre i costi, grazie anche all'utilizzo di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e la telemedicina.