IL VIDEO. Migranti, Segre: "Accoglienza è l'opposto dell'odio dei nazisti"
Roma, 6 feb. (askanews) - "Una parola che non deve mai mancare nel vocabolario è la parola 'accoglienza', l'accoglienza dell'altro di qualunque colore, di qualunque religione, di qualunque etnia, di qualunque nazionalità. L'ho scelta perché questa parola era l'estremo opposto della volontà dei nazisti di eliminare i diversi, diversi per loro, gli appartenenti a popoli e categorie considerate indegne di vivere. L'accoglienza invece di chi è diverso da noi, la disposizione ad ascoltarlo, a soccorrerlo se necessario". Lo ha detto Liliana Segre, nel suo intervento alla cerimonia che ricorda la sua deportazione verso Auschwitz."La mia non è una ricetta semplicistica per problemi seri come quello dell'emigrazione, non è un utopistico 'accogliamoli tutti': è in primo luogo una filosofia di vita. Non chiudersi, non respingere a priori, non avere paura dell'altro e non farsi mai abbindolare da chi specula su pregiudizi e investe nell'odio".