IL VIDEO. Fondazione Cariplo, a Vaprio d'Adda l'energia diventa bene comune
Vaprio d'Adda (Bg), 11 feb. (askanews) - Non sono ancora conosciute al grande pubblico ma rappresentano un'occasione concreta per un futuro energetico più sostenibile e solidale. Sono le Cers, Comunità energetiche rinnovabili e solidali. Una di queste è nata a Vaprio d'Adda, nel milanese, grazie al bando ALTERNATIVE di Fondazione Cariplo lanciato nel 2022 per promuovere una transizione energetica equa e contrastare la povertà energetica nelle comunità locali. "La comunità energetica è un insieme di soggetti, di soci, che sostanzialmente mettono a disposizione dell'energia e l'autoconsumano - spiega Luca Pesenti, legale rappresentante di Vaprio Energy -. Grazie a questo meccanismo, i regolamenti previsti dal GSE danno un contributo determinato dalle tariffe incentivante, che va a beneficio della comunità stessa. Poi la comunità stessa deciderà come reimpiegare questi fondi ricevuti".A decidere a chi vanno i benefici, sono gli stessi cittadini-soci e produttori. "Noi abbiamo un'ambizione come comunità energetica di raggiungere circa 350 famiglie come consumatori - prosegue Pesenti - e cercare di far produrre ai soci produttori, tra cui i due fondatori - il comune e la parrocchia - 5-6-700 kw di picco. Questo permetterebbe di raccogliere più o meno circa 70-75.000 euro all'anno per vent'anni di benefici incentivanti di cui il 50% quindi 30-35 poco più al soggetti energeticamente fragili per ogni anno". "La Fondazione Cariplo in questo processo è stato fondamentale - osserva Pesenti -. Innanzitutto perché ha finanziato un progetto che prevede la spesa complessiva di 190.000 di cui 80.000 forniti dal bando della fondazione Cariplo. In più ha messo a disposizione dei consulenti, fondamentali per la riuscita del progetto e ha spinto tutti noi a riflettere a studiare cos'è una Cer, vale a dire una comunità che si fa carico degli aspetti sociali, ambientali e i benefici economici che devono avere sulla ricaduta locale".Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo, spiega uno dei principi fondamentali che hanno ispirato il sostegno alle comunità energetiche: "Noi dobbiamo fare di tutto per rafforzare la coesione sociale: questo per noi un obiettivo importantissimo prima ancora forse di tutti gli altri. Rafforzare quella coesione sociale che si crea all'interno delle comunità energetiche e che vede la possibilità di creare rapporti di aiuto reciproco". "C'è una comunità che deve capire e che capisce è realmente che l'interesse di uno deve mediarsi con interesse degli altri che l'interesse collettivo è quello migliore per tutti". "Secondo noi le comunità energetiche sono anche una palestra di democrazia dove tutti hanno la possibilità di dire la loro e tutti hanno la possibilità anche di capire qual è la mediazione giusta che vada bene per tutti e che dia dei vantaggi a tutti".Le Cers hanno intercettato il bisogno di essere protagonisti delle grandi scelte. "Il fatto che l'energia ci sia sempre arrivata dall'alto - dice Sorlini - è un fatto consolidato da centinaia di anni. In questo occasione invece si diventa padroni dell'energia perché la si può produrre e la si può autoconsumare, quindi diventa un qualcosa che libera".In totale, sono 52 le Comunità energetiche supportate da Fondazione Cariplo, di cui 42 legate alle due edizioni del bando Alternative e 10 nate da altri strumenti filantropici. Per le due edizioni del bando Alternative, Fondazione Cariplo ha stanziato 3 milioni e 400 mila euro.