Formazione e requisiti per lavorare come Guida Ambientale Escursionistica
Lavorare come Guida Ambientale Escursionistica richiede di possedere determinati requisiti e di superare un apposito esame per ottenere l’abilitazione alla professione
TRENTO. Lavorare come Guida Ambientale Escursionistica significa svolgere la propria attività all’interno del settore turistico e sempre a contatto con la natura. La figura professionale in questione inoltre è indicata anche con la sigla “Gae” e il suo compito principale è fare da punto di riferimento ai turisti che vengono singolarmente o in gruppo a visitare un determinato territorio. In genere tali esperti lavorano soprattutto presso zone considerate come di elevato interesse dal punto di vista turistico e quindi presso le principali aree di attrazione.
Tra queste ad esempio parchi naturali, una zona alpina, un ambiente presso il quale si possono svolgere determinate attività come snorkeling, ma anche attraversare un determinato punto in canoa o magari a cavallo o con mezzi di trasporto ecologici, come le biciclette. Di solito il territorio che si visita insieme a una Gae è circondato da meraviglie della natura e i turisti non solo dovranno rispettare al massimo l’ambiente che li circonda, ma dovranno ascoltare anche molto attentamente le indicazioni della guida. Per svolgere questo lavoro si può sia effettuare la propria prestazione lavorativa come dipendente o in alternativa aprire partita Iva. A riguardo, si può consigliare di seguire i requisiti per accedere al forfettario o al regime ordinario. Per tutti coloro che desiderano optare per un tipo di lavoro da svolgere in modo totalmente autonomo e come liberi professionisti, Fiscozen può essere la soluzione adatta, in quanto offre una gestione low cost della partita Iva come Guida Ambientale Escursionistica. Sul sito www.fiscozen.it inoltre si possono trovare tutte le info utili a riguardo.
La formazione e i requisiti da possedere per diventare una Gae. Per diventare una Guida Ambientale Escursionistica si dovrà seguire un percorso formativo apposito. In più si possono ottenere diversi tipi di specializzazioni e tra queste vi è quella sul cicloturismo, se si desidera organizzare percorsi insieme ai turisti che prevedano l’uso delle biciclette e in particolare la specializzazione in mountain bike o ciclismo fuori strada, nel caso le bici si dovessero adoperare all’interno di territori montani. Esistono però anche guide con un’elevata esperienza in altri settori, come equiturismo, se si vuole optare per passeggiate a cavallo, o turismo acquatico nonché subacqueo e anche quello denominato “someggiato”. In tal caso, i turisti saranno accompagnati da animali da soma. Esiste poi anche un corso apposito per “interpretazione ambientale”, per apprendere ancora più dettagli sull’ambiente naturale.
La frequentazione dei corsi indicati deve essere ufficialmente certificata e viene svolta dopo la maturità. In Italia però non vi è uniformità per l’accesso alla professione, in quanto ogni Regione tende a stabilire una legislazione a sé. In genere però per accedere alla professione in questione si deve dimostrare di possedere determinate conoscenze attraverso il superamento di un esame apposito, che garantisce l’abilitazione alla professione. Si aggiunge a tutte queste nozioni anche la necessità di conoscere le lingue, per cercare di comunicare al meglio con i turisti stranieri. In più ovviamente si dovranno sempre rispettare gli obblighi fiscali previsti dalla legge ed è per questo che l’apertura di una partita Iva può essere un’ottima soluzione.