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Vaccino anticovid per over-80, è caos tra mancate conferme di prenotazioni, sito in crash e numeri occupati. Acli: ''Segnali di preoccupazione e perplessità''

Un lettore de il Dolomiti ha passato la giornata a ripetere la procedura ottenendo una conferma solo alle 3 di notte per una delle anziane che ha cercato di iscrivere ''ma nessuna mail o sms mi ha dato la certezza di esserci riuscito. Conservo lo screenshot gelosamente''. Intanto (mentre ieri sono state somministrate le prime 180 dosi) anche l'Apss si è scusata per i disagi e ha spiegato che si prevede di vaccinare tutti gli over-80 entro marzo

Di Luca Pianesi - 03 febbraio 2021 - 05:01

TRENTO. ''Nessuna conferma dell'avvenuta prenotazione, né con sms né con mail. Io affido tutto allo screenshot che ho fatto dal sito dell'Apss ma anche in quel caso prima che i miei due appuntamenti comparissero sulla loro pagina sono passate ore. Mi sono svegliato alle 3 di notte e finalmente sono riuscito a rientrare sulla pagina del cup, altrimenti sempre bloccata, e a vedere che nella sezione Gestisci Appuntamenti c'era quello per mia madre. Nel frattempo, però, durante la giornata, in maniera compulsiva, ho continuato a tentare di prenotarla tra scritte di 'errore' e false conclusioni. Un delirio''. Un delirio quello raccontato da un lettore de il Dolomiti proseguito anche ieri nel tentativo di registrare una zia e un'altra nonna.

 

Tentativi che apparentemente erano andati a buon fine nel primo pomeriggio (erano apparsi nella sezione Gestisci Appuntamenti anche se anche in questo caso nessuna mail personale o messaggio di conferma gli era arrivato), salvo poi scoprire, da notizie di stampa, che i posti erano esauriti già da qualche ora perché dopo i 1.000 utenti prenotati lunedì avanzavano poche centinaia di appuntamenti (il totale era di 2.500 vaccini comprensivo dei richiami per una platea di circa 38.000 over 80). ''Quindi speriamo di avercela fatta'', aggiunge il nostro lettore anche se l'Apss in serata è sembrata smentire questa voce spiegando che ''si stanno esaurendo le disponibilità del primo gruppo di appuntamenti'' lasciando intendere che ancora ce ne fossero e aggiungendo che ''si prevede di completare la copertura di tutti gli over-80 entro il mese di marzo''.

 

''Siamo davvero nel mondo dell'assurdo - conclude l'utente -. Per ognuna delle tre anziane, cui mi auguro di aver prenotato vaccino e richiamo, avrò fatto la procedura almeno dieci volte concludendola nella maggior parte dei casi con la scritta 'Errore'. Il resto del tempo l'ho passato a non riuscire ad entrare nel sito. Io le accompagnerò il giorno prestabilito screenshot alla mano e speriamo che non ci rimandino indietro''.

 

Si sta rivelando veramente difficile la campagna vaccinale della Provincia di Trento aperta da lunedì alla popolazione e rivolta, per ora, agli over 80. Mentre in altri territori, come la Liguria si è ovviamente tenuto conto del fatto che persone con più di 80 anni avrebbero fatto fatica a prenotare online quel vaccino che rappresenta una vera e propria speranza di vita in quest'epoca tragica attanagliata dal Covid, e si è scelto di inviare le lettere cartacee a casa, in Trentino ci si è affidati alle tecnologie senza essere attrezzati a dovere. Il sito dell'Apss, infatti, è caduto dopo pochi minuti e per svariate ore, sia lunedì che ieri, è stato impossibile raggiungerlo. Chi c'è riuscito a procedura di iscrizione conclusa vedeva spuntarsi, il più delle volte, la scritta 'Errore' o un'avvenuta prenotazione che però poi non veniva confermata né da mail né da Sms come invece sembrava previsto da procedura. 

 

Insomma la totale incertezza, nella difficoltà massima creata per gli anziani che da oltre un anno aspettavano questo momento straordinario per poter, finalmente, tornare a sperare. Lo stress causato alle famiglie (è ovvio che a gestire le pratiche sono stati quasi sempre figli e nipoti dividendosi tra lavoro, studio e impegni vari) e agli stessi anziani è stato altissimo come spiegato anche dai sindacati pensionati. E sul tema interviene anche il presidente della Acli del Trentino Luca Oliver che spiega come ''tramite i circoli e i propri uffici territoriali le Acli stanno raccogliendo in queste ore, sia dal centro che dalle periferie del Trentino, segnali importanti di perplessità e di preoccupazione per come si profila l’avvio della campagna di vaccinazione anti Covid''.

''Le Acli - spiega Oliver - ritengono che l’azione sanitaria avrebbe dovuto essere organizzata con delle convocazioni basate sulle liste degli aventi diritto, per categoria o per fascia d’età, e non lasciata all’iniziativa individuale con tutte le difficoltà e gli inciampi legati all’uso di strumenti tecnologici non a disposizione di tutti e per l’uso dei quali sono necessarie competenze o un accompagnamento. Ciò sta causando l’inevitabile effetto di affollamento disordinato di richieste.
A nostro avviso è invece necessario rispettare un ordine di priorità per fasce e categorie di cittadini ad iniziare dalla popolazione anziana per passare alle categorie più fragili fino agli operatori più esposti in attività di socializzazione''.

 

La situazione di caos, raccontata in tempo reale già lunedì da il Dolomiti (QUI ARTICOLO) e replicatasi ieri, è stato certificata anche dall'Apss che in tarda mattinata ha fatto un post su Facebook scusandosi perché il sito del cup ''va a singhiozzo perché il sistema è sovraccarico'' e chiedendo di ''avere un po' di pazienza''. ''Tutti gli anziani ultra 80enni - aggiungono - saranno vaccinati nelle prossime settimane''.

 

 

 

''Auspichiamo - conclude il presidente delle Acli - pertanto un provvedimento che consenta di correggere il tiro magari coinvolgendo, in un secondo tempo, le anagrafi comunali, per l’individuazione delle categorie e delle fasce di cittadini
più esposti ed aventi diritto all’intervento di vaccinazione in tempi ragionevolmente rapidi''. La questione è arrivata anche in consiglio provinciale ieri portata da Ugo Rossi e anche da Lucia Coppola. Al momento, però, come al solito, l'assessora Segnana si è fermata ai ''valuteremo'' e non sembra essere intenzione dell'amministrazione cambiare le modalità di gestione della campagna vaccinale.

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