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Pericolo alto di valanghe sulle Dolomiti, l'appello: "Massima prudenza, attenzione a fessurazioni e rumori di whoom chiari segnali di pericolo"

La situazione è molto delicata sia per i quantitativi di neve fresca ma anche per il tipo di neve vecchia al suolo, molto fragile. Le zone pianeggianti sotto le pareti, ai piedi dei pendii ripidi e allo sbocco di canaloni non sono da ritenersi sicure

Pubblicato il - 28 gennaio 2025 - 17:36

BELLUNO. “Consigliamo estrema prudenza, cominciando dalla lettura aggiornata dei bollettini dell'Arpav”. A dirlo è il Soccorso alpino Veneto dopo le nevicate di queste ore sia sulle Dolomiti che nelle Prealpi Venete.

 

Il pericolo è di grado 3 “Marcato”, con la possibilità per alcune zone di un grado di pericolo maggiore “Forte” sulle Dolomiti.

 

L'attenzione al pericolo valanghe è quindi alta. Nelle scorse ore ci sono state nevicate moderate/forti sopra i 1000-1500 metri sulle Dolomiti e sui 1700/2000 metri, sulle Prealpi, a calare. Si è quindi arrivati ad avare sui 30-40 centimetri di neve sulle Dolomiti, fino a 70 centimetri sulle meridionali alle quote più alte. Sulle Prealpi 40-50 centimetri sopra i 1800-2000 metri, localmente di più a quote superiori.

 

Sono previste valanghe spontanee di neve a debole coesione e a lastroni di medie e grandi dimensioni. Il distacco provocato con debole sovraccarico è probabile sui pendii ripidi.

 

La situazione è molto delicata sia per i quantitativi di neve fresca ma anche per il tipo di neve vecchia al suolo, molto fragile.

 

E’ richiesta un’ottima capacità di valutazione nella scelta dell’itinerario, la possibilità di svolgere escursioni è molto limitata e serve la massima prudenza. Le zone pianeggianti sotto le pareti, ai piedi dei pendii ripidi e allo sbocco di canaloni non sono da ritenersi sicure. Fessurazioni e rumori di whoom sono chiari segnali di pericolo.

 

Mercoledì rimane alto il grado di rischio valanghe grazie allo scaricamento naturale parziale dei bacini ma il tipo di attività valanghiva e le dimensioni delle valanghe rimarranno tali, diminuirà solo, leggermente, il numero di siti pericolosi.

 

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