Le foto della guerra lungo i binari in Lituania ''per mostrare ai viaggiatori russi cosa sta accadendo''. ''Le reazioni? C'è chi mostra il dito medio, chi chiude le tende''
In Lituania decine di drammatiche fotografie che riportano l'orrore portato in Ucraina dalle forze d'invasione russe sono state allestite su entrambi i lati della piattaforma riservata ai treni russi in transito per l'exclave di Kaliningrad, tra la Lituania e la Polonia
VILNIUS. “Quando il treno è arrivato oggi, ci sono state reazioni di ogni tipo: un dito medio è spuntato da sotto le tendine, altri sguardi invece si sono allontanati velocemente dai finestrini della carrozza”. Mentre il dramma dell'invasione dell'Ucraina non accenna a fermarsi, alla stazione ferroviaria di Vilnius l'orrore portato nel Paese dalle forze armate russe è raccontato ai cittadini che transitano da Mosca, San Pietroburgo e altre città fino all'exclave di Kaliningrad attraverso decine di drammatiche fotografie, allestite all'altezza dei finestrini lungo i binari riservati ai convogli russi. Il tutto mentre, in russo, la voce dell'annunciatore chiede ai passeggeri: “Supporti tutto questo?”.
A riportare le prime reazioni dei cittadini russi è il portavoce delle ferrovie lituane Mantas Daubaskas, che ha dichiarato a Reuters: “Per quanto ne sappiamo, i cittadini russi sono 'schermati' da ciò che sta succedendo in Ucraina. Qui alla stazione di Vilnius abbiamo la possibilità di mostrarne loro almeno una piccola parte. È il minimo che possiamo fare, forse possiamo cambiare la mentalità di un numero molto piccolo di passeggeri”.
I treni dalla Russia si fermano infatti per circa 10 minuti nella stazione della capitale lituana fino a sei volte al giorno, mentre viaggiano da e verso Kaliningrad (tra Lituania e Polonia) attraverso la Bielorussia.
A bordo dei convogli, ai cittadini russi in transito viene garantito un visto temporaneo, valido per il solo viaggio. Ed è proprio lungo entrambi i lati della piattaforma riservata ai treni russi che nella stazione di Vilnius da venerdì sono state allestite le fotografie, fornite da fotografi ucraini, che testimoniano la distruzione e l'orrore portato dalle forze russe nel Paese.
Nelle ultime settimane in Russia (dove le parole “invasione” e “guerra” sono state sostituite dalla formula tanto cara al presidente Vladimir Putin “operazione militare speciale”), il Parlamento ha approvato una legge che impone il carcere fino a 15 anni per chiunque veicoli “fake-news” sull'aggressione.