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"La nave Ocean Viking attraccherà a Tolone", ma è scontro tra Italia e Francia sulla gestione migranti. Parigi sospende l'accoglienza di 3.500 rifugiati

La nave carica di 230 migranti, dell'ong Sos Mediterranee, è rimasta per più di 2 settimane bloccata senza trovare "un porto sicuro". Darmanin: "La Francia è profondamente rammaricata che l'Italia abbia deciso di non considerarsi uno Stato europeo responsabile". Piantedosi: "Reazione della Francia totalmente incomprensibile"

Di F.C. - 10 novembre 2022 - 18:32

ROMA. "L'Ocean Viking attraccherà a Tolone". E' questo quanto annunciato dal ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin che da l'ok dopo un duro braccio di ferro con l'Italia sull'accoglienza della nave umanitaria dell'ong Sos Mediterranee, da più di due settimane bloccata al largo senza trovare "un porto sicuro". L'Italia infatti non ha voluto accogliere la nave, carica di circa 230 migranti rimasti a bordo "salvati in sei operazioni di soccorso tra il 22 e il 26 ottobre", riporta l'ong. Un atteggiamento ritenuto "inaccettabile" da Parigi.

 

Oggi è arrivata la conferma: venerdì alle otto del mattino la nave, in arrivo dalle acque della Corsica, dopo circa 20 giorni verrà accolta nel porto di Tolone. Quello della gestione dei flussi migratori però non sembra essere un capitolo chiuso. "La Francia è profondamente rammaricata che l'Italia abbia deciso di non considerarsi uno Stato europeo responsabile", critica Darmanin che annuncia che un terzo dei migranti della Ocean Viking sarà "ricollocato" in Francia.

 

Per questo Parigi dichiara che non accoglierà i 3.500 rifugiati attualmente sul suolo italiano, che avrebbero dovuto essere ridistribuiti secondo il meccanismo di ricollocamento europeo, invitando "tutti gli altri partecipanti" a fare lo stesso, rivolgendosi in particolare alla Germania. Non solo, Darmanin aggiunge che la Francia adotterà delle "misure per rafforzare i controlli alle frontiere interne con l'Italia".

 

Non si è fatta attendere la risposta dell'Italia. "La reazione che la Francia sta avendo di fronte alla richiesta di dare accoglienza a 234 migranti - ribatte il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, come riportato dall'Ansa -, quando l'Italia ne ha accolti 90 mila solo quest' anno, è totalmente incomprensibile di fronte ai continui richiami alla solidarietà dovuta a queste persone. Ma dimostra anche quanto la postura delle altre nazioni di fronte all'immigrazione illegale sia ferma e determinata. Quello che non capiamo è in ragione di cosa l'Italia dovrebbe accettare di buon grado qualcosa che gli altri non sono disposti ad accettare".

 

"Sollievo e rabbia" da parte dell'Ocean Viking, che accusa il "silenzio dell'Italia" a seguito della sua richiesta di aiuto: "Siamo estremamente sollevati - afferma Xavier Lauth, direttore operativo di Sos Mediterranee - dal fatto che alla nostra nave sia stato assegnato un porto sicuro in Francia, ponendo così fine a una situazione critica. Ma questa soluzione ha un sapore amaro: le 230 donne, i bambini e gli uomini a bordo hanno affrontato una prova terribile e sono esausti, così come le nostre squadre. Sbarcare quasi tre settimane dopo il loro salvataggio, così lontano dall'area di operazione nel Mediterraneo centrale, è il risultato di un drammatico fallimento da parte di tutti gli Stati europei, che hanno violato il diritto marittimo in modo senza precedenti".

 

Negli ultimi giorni il decreto interministeriale del Governo Meloni (che impone alle navi delle ong che entrano in acque italiane di sottoporsi a un’ispezione) aveva già fatto discutere a seguito dello sbarco di due navi attraccate a Catania, in Sicilia, la Humanity 1 di Sos Humanity e la Geo Barents di Medici Senza Frontiere. In questo cas solo una parte di migranti erano potuti sbarcare, in particolare donne e bambini. Un decreto, che secondo l'avvocato Nicola Canestrini, "viola le convenzioni internazionali" (Qui l'articolo).

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