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Dalla politica 'Covid-zero' alla peggior ondata in due anni di pandemia: Hong Kong è in ginocchio, richieste nuove bare alla Cina

L'elevato numero di contagi nell'ex colonia inglese ha messo in evidenza alcune problematiche: da una parte il governo non era preparato ad affrontare l'emergenza dopo due anni di politica Covid-zero, dall'altra la scarsa adesione alla campagna vaccinale da parte degli anziani ha messo a rischio i più vulnerabili

Foto Askanews
Di Filippo Schwachtje - 18 marzo 2022 - 12:57

HONG KONG. Carrie Lam, la governatrice di Hong Kong, ha richiesto alla Cina la consegna di nuove bare per affrontare la disastrosa ondata di Covid-19 spinta dalla variante Omicron che l'ex colonia inglese si sta trovando ad affrontare in questa fase. Nella sola giornata di ieri (17 marzo) Hong Kong ha infatti registrato un totale di 289 decessi e la media nell'ultima settimana è stata superiore ai 280 morti giornalieri. Per fornire un metro di paragone, in Italia ieri le vittime del virus sono state 128 e nell'ultima settimana la media si è aggirata sui 140 decessi, ma il nostro Paese ha quasi 8 volte gli abitanti di Hong Kong, che ha una popolazione totale di circa 7,5 milioni di persone.

 

Il tasso di decessi nell'ex colonia inglese è insomma uno dei più alti al mondo mentre con Omicron il virus sta dilagando: alcuni ricercatori dell'Università di Hong Kong sono arrivati addirittura a stimare che circa la metà della popolazione (approssimativamente 3,6 milioni di persone) siano già state contagiate nel corso di questa quinta ondata del virus. Ma come mai la mortalità risulta essere così alta ad Hong Kong? Innanzitutto, al momento l'81% della popolazione sopra i 12 anni, dice il Guardian, ha ricevuto due dosi dei vaccini disponibili (quindi Pfizer ed il meno efficace Sinovac, prodotto in Cina), ma il dato scende drammaticamente al 37% per quanto riguarda la fascia d'età più vulnerabile, gli over 80.

 

I più a rischio sono insomma anche i meno protetti, una situazione che si traduce direttamente nel drammatico numero di decessi che l'ex colonia inglese si trova a dover gestire in questa fase, mentre gli ospedali sono al collasso e molti pazienti sono spesso lasciati nei corridoi per mancanza di spazio all'interno dei reparti ormai saturi. Il tragico impatto di Omicron ha poi messo in evidenza in particolare quanto il governo locale non fosse preparato per gestire un'emergenza del genere dopo due anni di politica 'Covid-zero' sul territorio. Un approccio che se da un lato ha permesso ad Hong Kong di controllare i pochi focolai del virus emersi con il ricorso tempestivo a lockdown e testing di massa, dall'altro, dicono alcuni, ha di fatto catalizzato gli sforzi delle autorità, che non avrebbero così lavorato alla preparazione di piani d'emergenza per un eventuale boom incontrollato dei contagi.

 

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