Crisi nel Regno Unito: Lizz Truss si è dimessa (dopo soli 45 giorni). Ecco chi potrebbe succederle (nella lista anche Boris Johnson)
Dopo l'annuncio della prima ministra, nel pomeriggio di oggi (20 ottobre), nel Paese in molti chiedono nuove elezioni. Nella storia del Regno Unito, nessun altro primo ministro era rimasto per così poco tempo a Downing Street
LONDRA. “Non posso rispettare il mandato per il quale sono stata eletta dal Partito Conservatore. Per questa ragione, ho parlato con sua maestà il re ed ho comunicato le mie dimissioni da leader del Partito Conservatore”. Sono state queste le parole con le quali nel pomeriggio di oggi la prima ministra inglese, Lizz Truss, ha annunciato le sue dimissioni dopo soli 45 giorni in carica, il mandato più breve nella storia del Regno Unito.
La premier uscente era finita nell'occhio del ciclone nelle ultime settimane dopo un'azzardata manovra finanziaria, con tagli alle tasse e conseguenti aumenti del debito pubblico, alla quale i mercati avevano reagito fin da subito (Qui Articolo) causando un crollo storico della sterlina e forti pressioni sull'economia inglese. A quel punto Truss aveva fatto marcia indietro, arrivando a mettere alla porta il cancelliere dello scacchiere, Kwasi Kwarteng, sostituito con il moderato Jeremy Hunt.
Dopo le dimissioni di Truss i partiti di opposizione (laburisti e liberal-democratici) hanno chiesto di tornare alle urne (le elezioni sono previste formalmente nel Regno Unito tra il 2024 ed il 2025), ma secondo molti commentatori è improbabile che i conservatori rinuncino all'ampia maggioranza che hanno attualmente in Parlamento. Di certo c'è che al momento non è chiaro chi sostituirà la premier uscente Downing Street (Truss ha comunque annunciato che il successore sarà scelto tra i tories nel giro di massimo una settimana), anche se sono già diversi i nomi considerati più probabili.
Primo fra tutti, a quanto pare, sarebbe l'ex cancelliere dello scacchiere nel secondo governo Johnson Rishi Sunak, che ha perso la corsa delle primarie proprio contro Truss nel settembre scorso. Tra i nomi rilanciati nelle ultime ore c'è però anche quello di Penny Mordaunt (leader della Camera dei Comuni), Ben Wallace (segretario alla Difesa) e Suella Braverman (fino a mercoledì ministra degli Interni proprio nel governo Truss). Nella lista non manca però l'ex primo ministro Boris Johnson, costretto a dimettersi solo pochi mesi fa, mentre su Twitter sono già moltissimi gli utenti che rilanciano l'hashtag #BringBorisBack.