“Civili uccisi e fosse comuni nei sobborghi di Kyiv” (VIDEO), l’orrore dopo la ritirata della Russia che ora è accusata di aver commesso crimini di guerra
Il sindaco della città ucraina di Bucha ha parlato di fosse comuni ed esecuzioni sommarie contro i civili. La giornalista Olga Rudenko: “Gli abitanti assassinati dai soldati russi solo perché erano ucraini”
BUCHA (UCRAINA). A parlare per primo di esecuzioni sommarie e fosse comuni è stato il sindaco della città di Bucha (a pochi chilometri da Kyiv) Anatoly Fedoruk che all’Agence France-Presse ha dichiarato: “Tutte queste persone sono state uccise, queste sono le conseguenze dell’occupazione russa”. Solo nella cittadina che sorge nei sobborghi della capitale ucraina sarebbero circa 300 i civili uccisi dall’esercito russo in ritirata.
Quando i militari ucraini hanno liberato la zona si sono trovati davanti uno scenario terribile. Ai margini delle strade c’erano i resti dei corazzati distrutti ma anche molti corpi di persone in abiti civili. Stando a quanto riporta il Guardian, che cita gli abitanti del posto, i civili sarebbero stati uccisi senza che da parte loro ci sia stata alcuna provocazione.
I giornalisti dell’Afp, tra i primi a entrare nella città di Bucha, hanno riferito di aver visto almeno una ventina di cadaveri sparsi per le strade. Alcuni dei civili uccisi si trovavano vicini alle loro auto distrutte o stavano cercando di fuggire in sella a una bicicletta. Peraltro il corpo senza vita del reporter ucraino Maksim Levin è stato trovato in un villaggio a pochi chilometri di distanza.
“Decine di cadaveri con le mani legate dietro la schiena, spesso con un colpo alla nuca. I corpi sparpagliati lungo le strade. Persino fosse comuni. Ecco il lascito degli invasori russi in ritirata dai sobborghi a nord di Kyiv. Se questo non farà intraprendere azioni serie contro la Russia, niente più lo farà in questa guerra”, il commento del giornalista Rai Danilo Elia.
La giornalista ucraina del Kyiv Independent, Olga Rudenko, ha paragonato l’invasione russa a quella dei nazisti accostando due foto: la prima mostra alcuni civili ebrei uccisi in Romania durante la Seconda guerra mondiale l’altra è stata scattata in questi giorni in Ucraina: “Residenti di Bucha assassinati dai soldati russi nel marzo 2022. Uccisi perché erano ucraini”, le parole della giornalista.