Tempio crematorio, al via i lavori in primavera. A Trento uno su due chiede la cremazione
A portare avanti i lavori saranno DF Costruzioni, Nord Costruzioni e Officine Ciroldi e l'importo complessivo si aggira su 5 milioni e 500 mila euro
TRENTO. Dopo alcuni anni di progettazione e di trafile burocratiche, finalmente al termine della primavera di quest'anno potranno partire i lavori per la realizzazione del tempio crematorio.
Il progetto e l'intenzione da parte del Comune di dotarsi di questa struttura hanno fatto fin dall'inizio molto discutere. Dal punto di vista legale, lo scorso anno il Consiglio di Stato aveva dato ragione all'Amministrazione sulla gara per il tempio con una sentenza che confermava il pronunciamento del Tar, che già si era espresso riconoscendo la corretta assegnazione, da parte dell’Amministrazione comunale, del progetto definitivo e dei lavori del tempio.
L'intenzione è stata poi quella di procedere celermente nell'ottenimento delle autorizzazioni e nell'avvio dei lavori puntando, come obiettivo, di terminarli entro la fine nel 2018.
Ora è stata annunciato che a fine primavera avrà inizio l'intervento. A portare avanti i lavori saranno DF Costruzioni, Nord Costruzioni e Officine Ciroldi e l'importo complessivo si aggira su 5 milioni e 500 mila euro.
La realizzazione del futuro tempo crematorio è stata decisa dal Consiglio comunale per dare una riposta al continuo aumento di richieste di cremazione sia per risolvere l'annosa questione degli inconsunti nei campi comuni dei cimiteri, situazione ormai insostenibile e non è più procrastinabile.
“Per quanto riguarda il comune di Trento – spiega Carmelo Passalacqua, dirigente dei Servizi funerari – oltre il 50% di persone morte vengono cremate e su scala provinciale siamo al 33%. In numeri assoluti su 900 morti all'anno oltre il 450 oggi viene cremato e sono numero in continuo aumento. Di sicuro quando sarà operativo, considerando gli inconsulti, il tempio funzionerà a pieno ritmo”.
L'area individuata per la realizzazione del tempio crematorio ed delimitata a nord con la “barchessa” meridionale di Palazzo alle Albere; ad est con il braccio del porticato di delimitazione del quadrante sud del Cimitero Monumentale; a sud con l'Ossario per i caduti dell'esercito Austro – ungarico e, in secondo piano, con l'edificio per i loculi realizzato alla fine del Novecento; ad ovest l'area è delimitata da una siepe, oltre la quale si trova una via di servizio e la ferrovia del Brennero.
Nell'edificio ci sarà la sala di commiato, la sala dei due forni, due salette per l'attesa dei parenti ad altri locali di servizio. Dal punto di vista architettonico a caratterizzare il tempio saranno due grandi “lame” che hanno la funzione di contenere i camini di espulsione dei fumi che devono avere altezza di 15 metri.
L’unità filtrante assicura che le emissioni di polveri in atmosfera siano compatibili con i parametri normativi in materia di tutela della salute umana ed ambientale. I fumi trattati sono conferiti ad un camino per la corretta espulsione in atmosfera. La velocità d’uscita dei fumi dal camino è tale da garantirne la dispersione seconde le rigide normativi vigenti.
Per quanto riguarda la sala del commiato, invece, verrà scelta nei prossimi mesi la ditta appaltatrice che andrà a sostituire quella con la quale l'Amministrazione ha sciolto il contratto.
Attualmente le cremazioni vengono effettuate presso l’impianto di Mantova (costo € 363,00, comprensivo dell’urna cineraria); le spese per il trasporto (€ 214,00) per i residenti sono a carico del comune.