Uccise a calci e pugni la moglie incinta di otto mesi e la bimba che portava in grembo: la Cassazione conferma l'ergastolo
Condannato all'ergastolo, con isolamento diurno di sei mesi, il 43enne Mustafa Zeeshan, pizzaiolo pakistano di 43 anni che, la notte la notte tra il 29 e il 30 gennaio 2020, a Versciaco, uccise a calci e pugni la moglie Fatima, 28 anni, incinta di otto mesi, e la bambina che portava in grembo

BOLZANO. E' stata confermata la condanna all'ergastolo, con isolamento diurno di sei mesi, per Mustafa Zeeshan, il pizzaiolo pakistano di 43 anni che, la notte la notte tra il 29 e il 30 gennaio 2020, a Versciaco, uccise a calci e pugni la moglie Fatima, 28 anni, incinta di otto mesi, e la bambina che portava in grembo.
La Cassazione ha infatti rigettato il ricorso presentato dai difensori di Zeeshan, condannato alla pena massima nei precedenti due gradi di giudizio presso la Corte d'assise di Bolzano.
L'imputazione è di omicidio volontario, con quattro aggravanti: il fatto di aver commesso il delitto contro il coniuge e contro una persona in stato di gravidanza, l'abuso della situazione di coabitazione e la minorata difesa della vittima, in ragione della grande differenza di corporatura con l'imputato.