Ancora distanti dalla meta e stanchi, due persone in difficoltà. Il soccorso alpino: "Secondo intervento in poco tempo: non sottovalutate distanze, neve e tempistiche"
Ancora lontani dalla meta e stanchi, due escursionisti sono stati recuperati dagli operatori arrivati con le motoslitte. Il soccorso alpino: "L'invito è sempre quello di approfondire il più possibile le informazioni legate all'itinerario da intraprendere, condizioni di innevamento, tempi di percorrenza, attrezzatura appropriata e soprattutto di rapportarle alle proprie capacità e preparazione"
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ASIAGO. Due escursioni non erano più in grado di proseguire la gita, ancora troppo distanti dalla meta hanno chiesto aiuto.
"Si tratta del secondo intervento dello stesso tipo in poco tempo, cioè di persone che sottovalutano la distanza, la difficoltà di movimento sulla neve, le tempistiche di avvicinamento", commenta il soccorso alpino. "L'invito è sempre quello di approfondire il più possibile le informazioni legate all'itinerario da intraprendere, condizioni di innevamento, tempi di percorrenza, attrezzatura appropriata e soprattutto di rapportarle alle proprie capacità e preparazione".
L'allerta è scattata intorno alle 18.15 di oggi, lunedì 3 marzo, quando la Centrale di Vicenza ha chiamato, su segnalazione dei vigili del fuoco, il soccorso alpino di Asiago e l'ha messo in contatto con due escursionisti padovani in difficoltà nei pressi del Rifugio Cecchin a quota 1.900 metri.
I due escursionisti, che erano diretti al Bivacco Campiluzzi, attrezzati con le ciaspole erano ancora distanti dalla meta e non erano più in grado di proseguire.
Tre soccorritori sono quindi partiti con due motoslitte, mentre altri 4 operatori si sono resi disponibili in caso di bisogno di supporto.
Una volta raggiunti, i due ragazzi, un 21enne di Monselice e un 19enne di Rubano, sono stati caricati a bordo e accompagnati a Campomulo.