L'intervista di Bruno Vespa a Chico Forti, la rabbia dei parenti degli altri carcerati di Montorio, I messaggi: "Siamo nauseati. Ci sono detenuti di serie A, B, C"
"A Montorio c'è un evidente problema di sovraffollamento, ma da quanto dice Forti si tratta praticamente di Gardaland. Gli abiti che indossa nell'intervista? In carcere non possono entrare le cinture, vengono tolte pure quelle di stoffa agli accappatoi e la giacca con le spalline imbottite non è consentita" commenta l'associazione Sbarre di Zucchero, che oggi parlerà della vicenda a Gorizia

VERONA. Non si placano le polemiche dopo l'intervista rilasciata, in esclusiva, da Chico Forti a Bruno Vespa all'interno delle mura del carcere di Montorio dove il 65enne sta scontando l'ergastolo, dopo il trasferimento - dopo 24 anni di detenzione, dagli Stati Uniti in Italia.
Ad alzare la voce, ancora una volta è l'associazione Sbarre di Zucchero, che dal 2022 offre supporto alle detenute e ai detenuti e alle loro famiglie, che afferma, ancora una volta, che tra Forti e tutti gli altri reclusi nella casa circondariale scaligera vi sia un'evidente disparità di trattamento
"Attualmente - spiega Micaela Tosato, vicepresidente dell'associazione - a Montorio sono detenute 600 persone, quando la capienza sarebbe di 330. E' chiaro che vi è un evidente problema di sovraffollamento ma, da quanto dice Forti, si tratta praticamente di Gardaland, dove tutti lo hanno accolto come un re. Poi, e non si fa nulla per nasconderle, ci sono evidenti disparità di trattamento: nell'intervista lo vediamo indossare una cintura, un capo d'abbigliamento assolutamente vietato. Sono vietate anche le cinture in stoffa degli accappatoi, pensate un po'. E gli abiti che indossa: è vero che la San Vincenzo li regala ai detenuti, ma non certamente le giacche con le spalline imbottite, perché tutto ciò che è imbottito non centra in carcere. Continuiamo a ricevere messaggi dai familiari dei detenuti, a testimonianza di quella che è una situazione surreale".
Di seguito pubblichiamo alcuni whatsapp e messaggi di testo che l'associazione Sbarre di Zucchero ha inoltrato a Il Dolomiti.
"Buongiorno sono la moglie di un detenuto che in questo momento sta nel carcere di Montorio. Ho appena appreso che Bruno Vespa è andato a trovare il detenuto Chicco Forti per una intervista, tutto questo mi sembra assurdo perché si dicono solo bugie. Il detenuto e voglio sottolineare questo perché è un detenuto con una accusa di omicidio (e non sta a me giudicare) viene trattato come un Re, tralasciando tutti gli altri detenuti che sono lasciati a loro stessi umiliati e maltrattati. Forse il signor Forti a questo punto sta soggiornando da qualche altra parte, perché a me non risulta tutta questa benevolenza nel carcere di Montorio".
"Ci sono detenuti di serie A/B/C. Nell'intervista ho notato anche l'abbigliamento del detenuto Forti, jeans, cintura, camicia e giacca, è assurdo poiché li dentro questi tipo di abbigliamento non viene concesso di fare entrare soprattutto la cintura tutto questo e vergognoso".
"Sono veramente ma veramente nauseata dalla serenità con cui Vespa ha fatto quell'intervista e dalla tranquillità con cui Forti ha parlato del suo soggiorno a Montorio....ma si rendono conto che la realtà nei carceri non è quella che dicono loro x fare odience (audience, ndr)? e tutto ciò è permesso dall'alto....da chi DECIDE se puoi incontrare tua moglie, se puoi telefonare a tuo figlio e anche se nella amatriciana preferisci guanciale o pancetta affumicata!".
"Si sentono presi x il culo... abbandonati, dimenticati da dio e adesso pure messi in secondo piano da questo caso... ci voleva pure Forti a mettere in evidenza le ingiustizie e le incoerenze del carcere"
"Buongiorno....mio nipote detenuto ai domiciliari primo reato in quel periodo ancora non definitivo gli muore il papà 53 anni improvvisamente dopo intervento chirurgico di routine gli viene rigettato qualsiasi permesso....risposta? Non è un caso di imminente urgenza...di cosa vogliamo parlare??????"
"la legge non è uguale per tutti anzi, lo scorso anno a distanza di 15 giorni sono morti ex suocero e nonno di due detenuti computati avendo gli stessi reati stando nello stesso blitz entrambi richiediamo il permesso solo per la sepoltura nemmeno per un giorno ATTENZIONE a noi non viene accettata all’altro pur essendo ex suocero si , la domanda esce spontanea e cosa cambia da un detenuto all’altro?? considerando che non possiamo dire che abbiamo due reati diversi ma gli stessi se non un cognome diverso …. stessa cosa al processo lui prende 8 anni il mio 9 da premettere entrambi incensurati".