Distrutti i gazebo di Fratelli d'Italia e Lega a Mori: un uomo, arrestato dai carabinieri, ha aggredito i presenti e divelto le strutture. Urzì: "Clima d'odio contro il Governo Meloni"
Un uomo, residente in città, che appariva evidentemente alterato, si è scagliato contro il gazebo della Lega, aggredendo anche fisicamente il militante del Carroccio, che è stato colpito in testa con un cartello., riportando una ferita lacero contusiva. Poi ha preso di mira la struttura di Fratelli d'Italia, posizionata a breve distanza, anch'essa distrutta dalla furia dell'uomo

MORI. Un episodio senza precedenti si è verificato nella mattinata di oggi - sabato 8 marzo - a Mori, dove la campagna elettorale in vista delle amministrative del 4 maggio è iniziata da qualche giorno.
Un uomo, residente in città, che appariva evidentemente alterato, si è scagliato contro il gazebo della Lega, aggredendo anche fisicamente il militante del Carroccio, che è stato colpito in testa con un cartello., riportando una ferita lacero contusiva.
A brevissima distanza era presente anche il gazebo di Fratelli d'Italia (i due partiti non corrono assieme: Fdi ha annunciato che la candidata sindaco sarà Paola Depretto, mentre la Lega non ha ancora sciolto le riserve) e, a quel punto, l'uomo ha preso di mira anche la struttura del partito di Giorgia Meloni che, in quel momento, era gestita dal consigliere comunale Ernesto Goi.
La struttura è stata gettata all'aria con inevitabili danni. Nel frattempo, richiamati dalle urla e dal trambusto, alcuni dei presenti avevano già provveduto ad allertare i carabinieri e i sanitari, che sono arrivati tempestivamente sul posto. I militari hanno fermato il protagonista delle violenze e danneggiamenti, mentre il personale medico si è preso cura del militante della Lega, ferito alla testa.
"Esprimo tutto il mio sconcerto e la forte preoccupazione per la aggressione subita dai nostri militanti di Fratelli D’Italia durante una ordinaria attività di informazione con l’allestimento di un gazebo a Mori in Provincia di Trento - queste le parole del coordinatore regionale Alessandro Urzì -. La struttura è stata devastata in modo preordinato da un soggetto arrestato poi dai carabinieri. Esprimo solidarietà anche al militante della Lega che ha subito nella stessa circostanza una aggressione anche fisica. Questi atti di intolleranza politica sono l’effetto indiretto della aggressività dell’opposizione politica a livello nazionale contro il governo Meloni, cieca anche di fronte ai risultati in termini di autorevolezza del nostro paese a livello internazionale e di recupero della stabilità politica ed economica".