Furioso incendio sulla Panarotta (FOTO E VIDEO), in azione il Canadair: brucia il bosco e il fumo è visibile in tutta l'Alta Valsugana
Il grosso incendio si è sviluppato a partire dalle 15 sulla Panarotta in una zona non lontana da Malga Granda che si trova a circa 1.500 metri di quota
PERGINE. La montagna brucia, le fiamme sono molto estese e le operazioni di spegnimento sono molto complicate. Per questo oltre all'intervento di praticamente tutti i corpi dei pompieri della zona e degli elicotteri è arrivato il Canadair da Genova, importante speranza per domare le fiamme e dare un forte colpo all'incendio. Il velivolo ha rifornito nel Lago di Caldonazzo per poi sganciare a più riprese sopra le fiamme (QUI IL VIDEO).
Il fumo è altissimo ed è visibile da tutta la valle da decine e decine di chilometri di distanza e l'odore di bruciato si sente in molti comuni dell'Alta Valsugana. Gli alberi stanno bruciando ormai da ore e l'incendio ha attecchito con grande rapidità spinto dal vento caldo che sta spirando in queste ore, dalle temperature elevate e dalla siccità che ormai attanaglia il territorio da mesi.
Il grosso incendio si è sviluppato a partire dalle 15 sulla Panarotta in una zona non lontana da Malga Granda che si trova a circa 1.500 metri di quota. L'allarme è scattato quando del fumo ha cominciato ad alzarsi dal bosco. In una decina di minuti quello che sembrava essere un focolaio si è ben presto tramutato in un grosso incendio con le fiamme visibili anche da grande distanza e il fumo molto alto a stagliarsi sopra la porzione di bosco che sta andando bruciata.
Sul posto sono stati chiamati i corpi dei vigili del fuoco della zona, della Val dei Mocheni, di Levico, Tenna e di Caldonazzo, di Pergine, e l'elicottero con l'allestimento del vascone per il prelievo dell'acqua prima di poter iniziare a operare con continuità e scaricare dall'alto.
Quello sulla Panarotta, purtroppo, è l'ennesimo incendio che si registra in Trentino Alto Adige. Nei scorsi giorni è stato devastato il bosco alle pendici del Baldo a Nago e questa mattina focolai sono ripartiti anche lì. In Alto Adige in poco più di 7 mesi si sono già registrati più del doppio degli incendi che normalmente si registravano in un anno intero e sulla quarantina di roghi che ci sono stati si stima che circa un quarto sia stato causato da mozziconi di sigaretta. Si raccomanda, quindi, a tutti la massima attenzione e cautela.