Contagi Covid, Zuccali: ''Da Trieste a Trento, nelle piazze no-pass persone stipate senza rispetto delle regole''. Terza dose? ''Da fare per chi si è vaccinato a inizio anno''

TRENTO. Un anno fa stava cominciando la seconda, terribile, ondata ed oggi grazie ai vaccini il numero dei contagi e quello dei morti è di molto inferiore (QUI L'ANALISI). Lo confermano i dati che abbiamo analizzato che mostrano una situazione meno grave che però non deve far abbassare la guardia visto la risalita dei contagi.

L'attenzione è puntata nei confronti di quelle persone che si sono immunizzate ad inizio anno e che ora hanno diminuito il livello di anticorpi capaci di contrastare il Covid19. Lo dimostrano le positività registrate tra i sanitari, l'ultimo focolaio all'interno di un ambulatorio del quartiere di San Martino con quattro professionisti. Ecco perché per alcuni categorie è fondamentale la terza dose come ci spiega Maria Grazia Zuccali direttrice dell'Unità operativa igiene e sanità pubblica. 

Dottoressa Zuccali, stiamo assistendo ad una risalita dei contagi. Ci sarà la terza dose per tutti?

Per il momento abbiamo aperto la terza dose per determinate categorie che più ci premevano. Sono quelle persone che erano state immunizzate per prime, a gennaio. Adesso attendiamo le decisioni della task-foce per capire se si deciderà di estendere e aprire la terza dose anche alle persone al di sotto degli 80 anni.

Abbiamo visto nelle ultime ore un nuovo focolaio negli ambulatori medici del quartiere di San Martino.

Sicuramente i medici del gruppo di San Martino si erano tutti vaccinati entro la fine di gennaio. Potrebbe esserci stata la poca tempestività nel fare la terza dose e i professionisti si sono contagiati nuovamente. Ora capire da chi è arrivato il virus è difficile. Stiamo parlando di uno studio grande dove ci sono tante persone che vengono accolte come pazienti. Potrebbe essere arrivato dalla vita quotidiana privata oltre che quella professionale.

L'invito a questo punto da fare anche a tutti i sanitari è quello di farsi il prima possibile la terza dose.

Sicuramente. Un invito che come azienda sanitario abbiamo fatto fin da subito quando abbiamo aperto le vaccinazioni alla terza dose. Dai sanitari alle persone delle case di riposo.

E che risposta stiamo avendo?

Nelle case di riposo hanno quasi completato il loro giro di terze dosi. La campagna vaccinale nelle varie sedi ospedaliere sta proseguendo su tutto il territorio. C'è una risposta discreta e ci vuole l'impegno di tutti. Sono circa 15 mila le dosi somministrate fine ad oggi.

L'aumento dei contagi è dovuto al fatto che le misure anti-covid sono state allentate?

Sicuramente stiamo assistendo ad un rallentamento delle misure di protezione individuale. Le raccomandazioni che lo scorso anno venivano rispettate oggi basta guardarsi attorno e non vengono più seguite. Noi avevamo continuamente raccomandato a tutti che le misure di protezione dovevano essere seguite. Stiamo andando incontro alla stagione invernale, al freddo, le persone stanno più in ambienti chiusi, le finestre si aprono meno, e tutto questo fa la differenza e lo stiamo vedendo.

L'aumento dei contagi è causato anche dalle manifestazioni no-green pass che ci sono spesso in piazza?

Le manifestazioni in piazza sono all'aperto ma la gente è stipata. E' un vero assembramento lo abbiamo visto a Trieste e anche a Trento. E' fondamentale puntare l'attenzione e raccomandare il distanziamento, l'uso della mascherina e il lavaggio delle mani. Sono tutte misure ancora attuali.