Walter Pellegrini, candidato 5 Stelle a Trento: “I principi del Movimento sono rimasti gli stessi: onestà, partecipazione e trasparenza ci hanno portato al Governo”
Alla sua prima esperienza da candidato Walter Pellegrini si presenta con il Movimento 5 Stelle: “I nostri valori non sono cambiati, a Trento serve una mobilità migliore e stop al consumo di suolo. La lottizzazione di Melta? Un errore votato bipartisan da Pd e Lega”
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TRENTO. Alle scorse elezioni amministrative, nella città di Trento, il Movimento 5 Stelle ottenne 8,69% delle preferenze riuscendo a far eleggere tre consiglieri. Dal 2015 però sono successe molte cose: il partito ha raggiunto il suo apice arrivando al Governo, salvo poi precipitare nei consensi. In Trentino poi i pentastellati si sono spaccati, il consigliere provinciale Filippo Degasperi ha lasciato il gruppo provinciale fondando Onda Civica, seguito dai tre eletti che di fatto hanno azzerato la rappresentanza del M5s in Comune.
A cinque anni di distanza i pentastellati si ripresentano sotto la guida di Carmen Martini, con molte facce nuove (QUI articolo). Fra queste c’è anche il capolista Walter Pellegrini, 31 anni fra un paio di settimane, di professione artigiano e alla sua prima esperienza da candidato politico. Con questa intervista prosegue il viaggio de Il Dolomiti alla scoperta dei candidati e delle candidate del Capoluogo alle prossime amministrative.
In questi anni sono cambiate molte cose all’interno del Movimento come ha vissuto queste novità?
“Mi ero avvicinato al Movimento al tempo degli spettacoli di Beppe Grillo, secondo me i valori e i principi sono rimasti gli stessi. Onestà, trasparenza e partecipazioni ci hanno portato al Governo che in questo periodo ha fatto molte cose positive per i cittadini. Piuttosto sono cambiate delle regole interne ma i valori originari sono rimasti sempre quelli”.
Se si dovesse tracciare un bilancio di questa amministrazione?
“Trento sulla mobilità è stata immobile: gli autobus sono troppo lenti e disfunzionali, i vari poli della città non sono ben collegati. Per quanto riguarda la questione del consumo del suolo si potrebbe fare molto di più, penso in particolare alla lottizzazione di Melta, un errore votato bipartisan da Partito Democratico e Lega. Anche sulla sicurezza l’amministrazione è stata immobile, non dico che Trento sia una città pericolosa ma microcriminalità, spaccio e pestaggi sono segnali d’allarme da non sottovalutare”.
Le vostre proposte per per la città di Trento invece?
“Sicuramente un trasporto pubblico più efficiente, prevedendo un’estensione della Trento-Malè fino a Mattarello, poi serve una maggior sinergia fra autobus e treni. Ci piacerebbe promuovere una sorta di movida itinerante, con spazi per la musica e la cultura dedicati ai giovani e posizionati in vari punti della città. Le Circoscrizioni vanno coinvolte maggiormente nelle scelte per definire assieme al Comune il futuro dei quartieri. Poi bisognerebbe incentivare di più le botteghe del centro storico, penalizzate dalle grandi catene di supermercati. Infine, perché no, il torrente Fersina può essere valorizzato visto che in questi anni è stato abbandonato”.
A queste elezioni ci sono molti candidati e la strada per il M5s sembra in salita...
“Non abbiamo obiettivi specifici sulle percentuali da raggiungere, certo riuscire a replicare il risultato del 2015 sarebbe un buon punto di partenza, riuscendo a far eleggere più candidati si può pesare di più sulle decisioni”.