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Coronavirus, ''Nelle Rsa è una strage, trasformate in focolai di morte certa'': il Codacons deposita un esposto ''per il reato di omicidio plurimo doloso''

Il Codacons  ha presentato un nuovo esposto alla Procura in cui si chiede di estendere le indagini e di "procedere per il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso" con dolo eventuale

Di G.Fin - 16 aprile 2020 - 16:55

TRENTO. I decessi degli anziani in Trentino “sono una strage”. La situazione delle Rsa continua a preoccupare e la richiesta di un intervento della Procura delle Repubblica a Trento arriva ancora una volta dal Codacons che punta il dito sul caso dei contagi e dei decessi registrati presso le Rsa Apsp "Giacomo Cis" di Ledro e l'Apsp S. Spirito – Fondazione Montel di Pergine Valsugana.

 

Oggi è stato presentato un esposto alla Procura in cui si chiede di estendere le indagini e di "procedere per il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso" con dolo eventuale. “Quanto accaduto nelle case di riposo non può ritenersi una epidemia casuale – è stato spiegato l'associazione - ma è una vera e propria strage. Anziani, persone invalide, non autosufficienti, i più fragili tra i fragili che avrebbero dovuto essere al sicuro, sono venute a contatto col virus che, in molti casi, ha aggravato le loro condizioni conducendoli alla morte, con i luoghi di assistenza che si sono trasformati in pericolosissimi focolai di morte certa”.

 

Per tale motivo il Codacons ha chiesto di “arrestare e perseguire penalmente i responsabili dei contagi e dei decessi avvenuti nelle Rsa a causa dell’incapacità nella gestione dell’emergenza” siano essi soggetti pubblici o privati per “la mancata adozione di tutti i provvedimenti previsti per affrontare l’emergenza coronavirus” (mancanza di dispositivi di rianimazione, ventilatori, tamponi, mancato screening mediante tampone, mancanza di mascherine e altri presidi sanitari, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, ecc.), per il reato di omicidio plurimo con dolo eventuale.

 

“In base al nostro ordinamento il dolo eventuale si verifica quando un soggetto pone in essere un comportamento accettandone i rischi e le conseguenze che, seppur non volute, appaiono possibili – afferma il presidente Carlo Rienzi – Nel caso specifico le tante carenze sul fronte delle misure a tutela degli anziani ospiti delle Rsa e decisioni che erano certe condanne a morte per gli anziani hanno di fatto reso pressoché certo il verificarsi dei decessi all’interno delle strutture, allo stesso modo di un ubriaco che, consapevolmente, si mette alla guida di un’auto e provoca un incidente con morti e feriti”.

 

Intanto il Codacons ha deciso di diffondere anche in regione un questionario dove i parenti delle vittime da coronavirus possono segnalare e denunciare eventuali carenze, ritardi od omissioni da parte degli organi sanitari sul fronte dell’assistenza resa. Il questionario è pubblicato sul sito www.codacons.it

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