Incendio ai laghi di Lamar, bruciati circa 10 ettari di bosco. Al lavoro vigili del fuoco di 15 corpi volontari
All'origine delle fiamme sembra ci sia un albero caduto su un traliccio dell'alta tensione. Il vento complica l'intervento di spegnimento delle fiamme (GUARDA LE FOTO)
TRENTO. Una notte di lavoro e proseguono senza sosta i lavori di spegnimento dell'incendio che è divampato attorno alle 14.30 di mercoledì al Dos del Ghirlo (qui e qui articoli). Sul posto 15 corpi di vigili del fuoco volontari e i permanenti di Trento in supporto agli elicotteri.
Un denso fumo e fiamme visibili anche da Trento per tutta la serata: finora si calcola che siano bruciati 8-10 ettari di bosco.
Incessante (è proseguito anche nella notte) il lavoro dei vigili del fuoco volontari di Baselga del Bondone, Sopramonte, Cadine, Vigolo Baselga, Gardolo, Cognola, Ravina, Romagnano, Civezzano, Terlago, Vezzano, Padergnone, Lasino, Calavino e Cavedine. I vigili del fuoco permanenti sono invece intervenuti in supporto dei due elicotteri che stanno ancora trasportando acqua per lo spegnimento delle fiamme.
Un rogo aggredito da monte e da valle dai vigili del fuoco e reso più aggressivo, soprattutto nella serata di mercoledì, dal forte vento, che si teme possa ricominciare a soffiare anche oggi. L'incendio, circoscritto e sotto controllo nella sua parte iniziale, si è ora spostato nella zona sotto la Paganella.
Difficile dire al momento (visto che le operazioni di spegnimento sono ancora in corso) cosa possa aver dato origine alle fiamme. Si ipotizza che tutto possa essere partito dalla caduta di un albero sul vicino traliccio dell'alta tensione. Una presenza, quella del traliccio, che ha reso ulteriormente complesso l'intervento.
Ieri in serata, infine, sui canali istituzionali online il Comune di Lavis consigliava agli abitanti "di tenere le porte e le finestre chiuse fino al migliorare delle condizioni atmosferiche".