Viticoltori impegnati nella difesa dalla peronospora
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
La Valle dei Laghi e il Basso Sarca possono servire a rendere l’idea delle difficoltà incontrate finora dai viticoltori nel controllare mediante fitofarmaci consentiti dal protocollo di produzione viticola integrata volontaria (SQNPI) l’infezione di peronospora.
Le continue piogge che favoriscono lo sviluppo della più importante crittogama della vite non solo mantengono le piante sempre bagnate, ma impediscono anche l’ingresso nei vigneti con l’atomizzatore per eseguire i trattamenti preventivi o di emergenza.
Il tecnico Nicola Caveden, dipendente della Cantina Sociale Toblino di Sarche, deve tenere conto anche della diversa quantità di pioggia caduta non solo fra le diverse zone ma anche tra gruppi di vigneti della stessa zona.
Finora la situazione sanitaria delle viti è sotto controllo.
Ma la situazione è precaria e potrebbe riservare sorprese.
Tutto sommato, la pressione del fungo, dice Caveden, quest’anno è addirittura maggiore di quella riscontrata nella stagione 2013.