Una fecondazione assistita per le trote della specie lacustre
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Il 23 novembre gli ittiologi dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia di Trento hanno coordinato un’operazione di fecondazione assistita di trote della specie lacustre che dal lago di Garda risalivano il torrente Sarca per deporre le uova a monte del lago.
Avvalendosi di elettropesca, gli addetti hanno catturato alcuni esemplari di trota, maschio e femmina, dai quali sono state spremute uova e materiale seminale. La fecondazione è avvenuta in vaschette riempite d’acqua. Le uova fecondate sono state portate nell’incubatoio di Dro gestito dall’Associazione pescatori dilettanti Basso Sarca. In primavera le uova embrionate saranno trasferite in telaini di lamiera forate denominate scatole Vibert che saranno collocate nello stesso torrente Sarca ma in tratti ritenuti adatti al loro sviluppo. Questi siti si trovano a monte di briglie che le trote da sole non riescono a superare. Gli esemplari catturati per la fecondazione sono stati rimessi in acqua.