Tra qualche anno sarà pronto lo spumante Maor di Revò (varietà antichissima)
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Se tutto andrà per il verso giusto, fra qualche anno dalla zona della Terza Sponda della Val di Non, nota non solo per le mele ma anche per il vitigno e vino Groppello, potrebbero arrivare nei ristoranti più vicini le prime bottiglie di spumante Maor provenienti dall’azienda Zadra di Revò.
Nel vigneto di Groppello di el Zeremia il figlio ha trovato tre viti franche di piede che all’analisi del DNA sono risultate appartenenti rispettivamente a tre varietà: Muller Thurgau, Sylvaner e Maor. Quest’ultima varietà era già presente nella collezione ampelografica dell’Istituto Agrario di S. Michele negli anni successivi alla fondazione (1874).
Grazie alla consulenza di Stella Grando ricercatrice della Fondazione Mach e di Gianpaolo Girardi titolare della cantina Vini dell’Angelo di Cirè di Pergine Valsugana si è potuto stabilire che la varietà Maor non ha nessuna parentela con alcuni vitigni trovati a suo tempo in alcuni vigneti sovrastanti al lago di Canzolino dalle cui uve è stato ricavato un vino bianco chiamato Blanc de Sers. Particolare interessante: in base alle analisi l’uva Maor dimostra di avere tutte le caratteristiche adatte per fornire un’ottima base spumante.