Tartufi, modificati i tempi di raccolta
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
La raccolta dei tartufi è stata inopportunamente liberalizzata, dice il decano dei raccoglitori trentini Giuseppe Cattoi che ha ispirato le linee guida della legge provinciale in materia n. 22 del 3 settembre 1987 sulla 'Disciplina della ricerca, raccolta e commercializzazione dei tartufi'.
Il tartufo nero pregiato (melanosporum) si poteva raccogliere dal 15 dicembre al 15 marzo; il tartufo d’estate o scorzone dall’1 giugno al 30 ottobre; il tartufo nero d’inverno (brumale) dall'1 gennaio al 15 marzo.
A seguito di modifiche che l’esperto ritiene inopportune e controproducenti per la qualità dei tartufi e il rispetto dell’ambiente, oggi la raccolta è consentita indipendentemente dalle specie dall’1 luglio a tutto febbraio.
Non si tiene conto, dice Cattoi, che dove c’è il melanosporum non si trova lo scorzone. Il primo ama terreni asciutti e bene esposti, il secondo preferisce un ambiente umido.