Oltre 6 mila viticoltori impegnati nella produzione integrata
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Si conclude con la vendemmia 2019 il quarto anno di adesione al protocollo di produzione viticola integrata volontaria proposto dal ministero per le politiche agricole da parte di oltre 6 mila viticoltori trentini.
Per la maggior parte soci di cantine ai quali vanno aggiunte alcune aziende viticole private. Il Consorzio vini del Trentino, promotore dell’iniziativa, quest’anno non l’ha pubblicizzata come quattro anni fa.
Il direttore Molon vuole attendere la conclusione dei controlli e il via libera del Ministero all’utilizzo del marchio Sqnpi sull’uva e sui vini.
Da Mauro Varner, agronomo del gruppo Mezzacorona e coordinatore del comitato che gestisce il progetto, si apprende che la stagione ha riservato non poche difficoltà nella difesa fitosanitaria dei vigneti.
Contro la peronospora da aprile a maggio e nei confronti dell’iodio dal 20 giugno in poi.
Nel complesso l’annata si può definire di media difficoltà. I tecnici delle cantine sociali e quelli della Fondazione Mach che seguono i privati hanno seguito con impegno il non facile lavoro dei viticoltori.