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Mele, perché non realizzare una OP regionale unica per il Trentino Alto Adige?

Se lo chiede un frutticoltore. Così saremmo capaci di far fronte allo strapotere della Grande distribuzione organizzata e di valorizzare in base all’effettiva qualità la eterogenea produzione di mele della regione
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 28 gennaio 2018

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

Non sempre i frutticoltori trentini dimostrano di essere legati solo al proprio territorio e alla OP alla quale aderiscono. Eravamo partiti con l’idea di costituire una unica OP alla quale affidare la vendita delle mele prodotte lungo l’asta dell’Adige, dice un ex socio della SOA di Aldeno, poi passato a Mezzacorona.

 

Oggi sarei propenso alla costituzione di una OP regionale unica per il Trentino Alto Adige. Capace di far fronte allo strapotere della Grande distribuzione organizzata e di valorizzare in base all’effettiva qualità la eterogenea produzione di mele della regione.

 

Non è detto, dice il frutticoltore, che certe varietà coltivate nel fondovalle siano inferiori per qualità rispetto a quelle prodotte in Val di Non e in Val Venosta. Mi riferisco alla Granny e alla Morgen Dallago tra le varietà tradizionali e alla Fuji tra quelle introdotte in tempi più recenti. 

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