Le sessioni forestali sono sempre meno frequentate, ma si segue la formula che risale all'Impero austro-ungarico
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Le sessioni forestali che si tengono per tradizione nel mese di gennaio sono sempre meno frequentate dagli amministratori pubblici e dai proprietari privati di boschi.
La formula che risale ai tempi dell’Impero austro-ungarico andrebbe ripensata per adeguarla ai tempi moderni, dice Giorgio Zattoni, dirigente del distretto forestale dell’Alta Valsugana.
In passato rappresentavano l’occasione per illustrare ai censiti il programma dei lavori e degli interventi selvicolturali che si sarebbe realizzato nei mesi successivi.
Servivano anche per assegnare le autorizzazioni al taglio di lotti di bosco e di legnatico.
Per rendere interessanti gli incontri si dovrebbero proporre argomenti nuovi ed attuali. Allargando la partecipazione anche ai non addetti al settore.