I terreni sono inzuppati d'acqua e ora potrebbero ghiacciare. I vivaisti viticoli avversati dal maltempo
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
La stagione 2019 non è stata favorevole ai soci della Cooperativa vivai di Padergnone che coltivano barbatelle di vite in terreni presi in affitto nel Veneto.
La messa a dimora degli innesti talea in tarda primavera era stata ritardata dal maltempo.
Le continue piogge hanno reso impraticabili i terreni per alcune settimane e in seguito alla permanenza in terreno inzuppato d’acqua una parte degli innesti ha subito danni per mancato sviluppo delle radici.
Le stesse difficoltà, dice Fabio Comai (amministratore della cooperativa), hanno creato le piogge torrenziali di novembre.
Il terreno è inzuppato d’acqua e non si può entrare nel piantonaio per l’estirpazione delle barbatelle perché le macchine affondano nel pantano.
Per fortuna le barbatelle non soffrono, ma c’è il timore che il terreno nel frattempo ghiacci rendendo problematica l’estirpazione