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Genomica, entro l'1 dicembre la Mach dovrà dire alla Provincia cosa si intende fare

Dirigenti e consiglieri sono divisi tra due posizioni contrastanti: rispondere puntualmente alla richiesta del Consiglio provinciale o rinviare di qualche mese il resoconto
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 27 novembre 2017

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

L’1 dicembre scade il termine di 120 giorni fissato da una mozione votata all’unanimità dal Consiglio provinciale di Trento ai primi di agosto entro i quali il presidente della Fondazione Mach Andrea Segrè e il direttore generale Sergio Menapace insieme al consiglio di amministrazione dovrebbero presentare alla Provincia autonoma di Trento, unico finanziatore pubblico, un piano dettagliato riguardante la futura attività di ricerca del Dipartimento di genomica e biologia delle piante arboree.

 

Meli e vite in particolare. Il condizionale è d’obbligo. Dirigenti e consiglieri sono infatti divisi tra due posizioni contrastanti: rispondere puntualmente alla richiesta del Consiglio provinciale o rinviare di qualche mese il resoconto, per abbracciare nello stesso documento l’attività di tutti i dipartimenti del Centro ricerca e innovazione. 

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