Fase di eclissi per il Groppello di Revò
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Motivi contingenti obbligheranno Giovanni Rigatti, viticoltore di Revò a ridurre di almeno la metà la quantità di uva Groppello consegnata alla cantina Rotaliana di Mezzolombardo che vinifica l’uva e imbottiglia il vino inserendolo nel proprio paniere d’offerta. In passato altri viticoltori della terza Sponda della Val di Non conferivano l’uva Groppello alla cantina Rotaliana. Tutti, all’infuori di Giovanni Rigatti, hanno in seguito interrotto l’impegno.
Anche il conferimento in alternativa ad una cantina dell’Alto Adige è durato pochi anni. Dopo la scomparsa di Augusto Zadra, detto el Zeremia che si era speso per riportare alla ribalta e valorizzare il vitigno autoctono dell’alta Val di Non, il Groppello ha perso quota sul piano viticolo e commerciale.
Quest’anno in particolare la difficoltà di eseguire trattamenti tempestivi contro la peronospora ha lasciato campo libero alla crittogama e la produzione di uva risulta fortemente ridotta. Rimangono attive alcune cantine private che lavorano anche uve diverse dal Groppello e sono gestite da tecnici diplomati alla Scuola enologica di S. Michele.