Danni da corvi nei campi di mais
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Il seme di mais è tra i cibi preferiti dalle cornacchie sia appena seminato e in fase di emergenza sia quando è vicino alla maturazione sulle pannocchie.
Danni notevoli sono denunciati dai dirigenti della Cooperativa Agri ’90 di Storo che da anni legano parte dei risultati economici al mais nostrano da polenta.
In Trentino vivono due tipi di cornacchia: nera e grigia. Appartengono alla stessa specie denominata Corvus Corone.
La presenza di discariche ha incrementato il loro numero anche nei centri urbani. Fino a 20 anni fa la Bayer produceva un prodotto repellente denominato Morkit che è stato eliminato.
Oggi l’industria degli agrofarmaci mette a disposizione un prodotto in polvere chiamato Master Seed con il quale si mescola il seme prima dell’interramento.
Rispondendo ad una lettera di sollecito a intervenire, l’assessore provinciale all’agricoltura Michele Dallapiccola ha precisato che fino al 2020 è consentita la cattura gestita dai cacciatori sotto il controllo dei Forestali.
Nel frattempo l’Ispra raccoglierà elementi conoscitivi sul territorio trentino per formulare proposte di contenimento dei corvidi articolate per singole zone.