Danni al mais: dal 2020 arrivano i droni e un prodotto biologico distribuito in formato ''palline''
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
La piralide del mais è sempre stata presente nei campi coltivati nelle Giudicarie Esteriori per la produzione di insilato e nella Valle del Chiese per produrre mais nostrano da farina.
I danni a carico degli stocchi e delle pannocchie, dice Roberta Franchi della Fondazione Mach che si occupa di mais, sono risultati più evidenti da quando non si eseguono trattamenti chimici conto la diabrotica.
Per la stagione 2020 è previsto il ricorso alla distribuzione mediante droni di un prodotto biologico costituito da palline contenenti uova di piralide colpite da un parassitoide specifico.
Il prodotto sarà fornito da una ditta francese che mette a disposizione anche i droni utilizzati per la distribuzione dei granuli. Il costo previsto è di 50 euro a ettaro più altri 50 per il noleggio dei droni.