Cinque domande in vista dei festeggiamenti della Fondazione Mach
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Il 9 e il 10 novembre verranno celebrati i 145 anni dalla costituzione dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. Una data senza dubbio importante anche se ancora lontana 5 anni dai quei 150 che di norma si festeggiano come ''cifra tonda''. E mentre sono in ballo rinnovi e cambi di cariche ecco un evento che pare votato più a spiegare quali saranno i buoni propositi che a fare il punto su quanto è stato fatto e si sta facendo.
Lanciamo allora cinque domande alle quali speriamo venga data risposta magari dai vertici stessi della Fondazione che, dal 2008 ha preso in carica il testimone dell'Istituto nato il 12 gennaio 1874 quando la Dieta regionale tirolese di Innsbruck deliberò di attivare a San Michele all'Adige una scuola agraria con annessa stazione sperimentale, ognuna delle quali doveva congiuntamente cooperare alla rinascita dell'agricoltura nel Tirolo.
1) Perché è stato scelto il 145° anniversario e non si è aspettato il 150°?
2) Perché non si è scelto di celebrare i 10 anni di vita/attività della Fondazione Mach?
3) Perché nella comunicazione relativa all'evento c'è sempre e solo la foto del presidente Andrea Segrè?
4) Perché si parla solo di attività future e non si prevede una (doverosa) possibilità di valutare l'operato dei 4 centri di attività della Fondazione Mach?
5) Perché i sindacati agricoli e la cooperazione o i loro rappresentanti nel cda della fondazione non chiedono una valutazione dell'attività svolta?