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Cinghiali, immessi dai cacciatori ora sono fuori controllo e si chiede l'aiuto dei forestali

Dal mondo degli allevatori si eleva la richiesta alle autorità provinciali di ridare ai forestali il compito di attuare una caccia selettiva visto l'insufficiente controllo effettuato dai cacciatori
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 23 novembre 2018

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

Durante l’inverno i cinghiali non cambiano regime alimentare ma solo i luoghi di approvvigionamento del cibo rappresentato da bulbi, radici, lombrichi e insetti. Nella ricerca scavano con il grugno il cotico erboso di prati e pascoli. I
cinghiali occupano ormai l’intero territorio trentino.

 

Le ultime segnalazioni provengono dai due versanti del monte Baldo che confinano con la provincia di Verona. E’ certo però che all’origine dell’insediamento c’è l’immissione di cinghialetti d’allevamento allo scopo di favorire l’attività venatoria. La presenza di cinghiali in qualche zona ha superato la soglia di tolleranza.

 

Dal mondo degli allevatori si eleva la richiesta alle autorità provinciali di ridare ai forestali il compito di attuare una caccia selettiva. L’istanza trae motivo dalla ormai accertata insufficienza del controllo effettuato dalle sezioni cacciatori.

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