Anche l'olivo vuole la sua acqua, l'anno scorso resa ridotta per la siccità
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
L’olivo ha caratteristiche proprie di una pianta xerofila, cioè che si adatta ad una disponibilità medio bassa di acqua, di pioggia o irrigua. Le radici sono profonde e le foglie, coriacee nella pagina superiore, sono provviste al di sotto di peli stellati e distesi che limitano la traspirazione attraverso gli stomi.
Ciò non significa che l’olivicoltura dell’Alto Garda possa fare a meno di irrigazione. Sono dotate d’impianto irriguo a goccia le olivaie di fondovalle. Ne sono prive quelle di media e alta collina.
La realizzazione di un progetto generale d’irrigazione è tra gli obiettivi del consorzio irriguo di secondo grado. Lo scorso anno il lungo periodo di siccità di settembre e metà ottobre ha ridotto la resa in olio dell’1-1,5%. Poteva arrivare al 14-14,5%. In effetti non ha superato il 13%.