"Ho preparato la valigia e sono partito, da solo, senza una meta precisa". Un viaggio itinerante da Lavis al Liechtenstein, passando per Amsterdam e Colonia
Uomo poliedrico professionista nel settore amministrativo e finanziario, promotore culturale, produttore discografico e di eventi, attore, fotomodello, influencer,
Libertà è stata la prima parola che mi è venuta in mente quando ho ricevuto il tanto atteso sms del Ministero della salute con il mio green pass e, senza pensarci troppo, ho preparato la valigia e sono partito, da solo, in macchina senza una meta precisa ma con lo spirito del nomade moderno alla ricerca di quella libertà negata da un virus crudele.
In 10 giorni ho oltrepassato 6 confini e sostato in Austria, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Liechtenstein. Chilometri totali percorsi ben 2.645 e un altro record raggiunto: ho completato la visita di tutti i 47 stati d'Europa. Voi a che numero siete arrivati?
Giorno 1: Lavis (Italia) - Pertisau - Achensee (Austria). 209 chilometri percorsi.
Il lago Achensee con una superficie di 6,8 chilometri quadrati e una profondità che raggiunge i 133 metri, è il lago più grande del Tirolo. I suoi cinque villaggi circostanti sono incastonati nell'affascinante scenario montano dei monti Karwendel e Rofan, nel cuore delle Alpi. La regione è una destinazione turistica popolare per vacanze estive, invernali, benessere e familiari.
Giorno 2 e giorno 3: sosta nei dintorni dell’Achensee.
Escursione da Achenkirch, 916 metri di quota, alla cima Hochplatte a 1.813 metri. Dislivello totale: 897 metri.
Giorno 4: Pertisau (Austria) - Bad Tölz (Germania). 57 chilometri percorsi.
Bad Tölz si trova a circa 50 chilometri a sud di Monaco. La città vecchia ha come cuore pulsante la Marktstraße, una delle vie più belle e suggestive della Baviera: una lunga successione di case abbellite da variopinti affreschi. Nel Kalvarienberg (Monte Calvario), la collina che si erge a nord del centro storico, si trova la settecentesca Heilig-Kreuz-Kirche, al cui interno si trova la Scala Santa, e accanto la cappella di San Leonardo.
Giorno 5: Bad Tölz (Germania) - Colonia (Germania). 633 chilometri percorsi.
Colonia fu distrutta per oltre il 90% durante la seconda Guerra Mondiale. La Cattedrale venne colpita 14 volte durante i bombardamenti aerei ma fortunatamente non collassò. I lavori di restauro terminarono nel 1956. Nel 1996 l'edificio è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco. Dal 1880 fino almeno al 1884 questa cattedrale è stata l'edificio più alto del mondo. Ben 509 scalini portano alla torre meridionale con una vista mozzafiato.
Giorno 6: Colonia (Germania) - Amsterdam (Paesi Bassi). 262 chilometri percorsi.
Amsterdam è la città delle biciclette con piste ciclabili ovunque, e (quantomeno) i fiori costano veramente poco. Per ridurre l’utilizzo delle automobili, anche nei quartieri periferici, i posti auto (anche quelli sotto le abitazioni) sono tutti in zona blu con sosta limitata per i non residenti e senza la possibilità di pagare la sosta quindi, dopo le ore consentite (generalmente 2 e gratuite), l’auto va rimossa. Colpiscono i giardini e aree a verde lasciati molto “naturali” con piante e fiori di campo, mentre gli zoccoli in legno rimangono solo dei simpatici e graziosi souvenir.
Giorno 7: Circuito Amsterdam - Zaanse Schans - Volendam - The Hague - Amsterdam. Chilometri percorsi: 192.
Zaanse Schans è conosciuta per i suoi mulini. Nella zona (chiamata Zaanstreek) ne esistevano più di 1000.
Giorno 8: sosta ad Amsterdam.
La fotografia sul canale con la bicicletta è un must.
Giorno 9: da Amsterdam (Paesi bassi) - a Liegi (Belgio) percorsi 242 chilometri. Successivamente proseguito fino a Lussemburgo con 129 chilometri.
Liegi al primo impatto risulta un po' “grigia” mentre Lussemburgo, patrimonio Unesco, appare piena di luce. Entrando a Lussemburgo, in macchina, ho ricevuto una grande sorpresa: una multa? No! Una sorpresa piacevole: un cartello pubblicitario di una banca con l’immagine di un businessman... Ed il modello dello scatto ero proprio io.
Giorno 10: Lussemburgo (Lussemburgo) - Vaduz (Liechtenstein). Percorsi 615 chilometri, per poi tornare a Lavis (306 chilometri).
Da notare che Vaduz, capitale del Liechtenstein, ha meno abitanti di Lavis e quindi, per una una volta, al rientro, Lavis mi è sembrata una “metropoli”. Concludo questo racconto con una riflessione riguardo al viaggio di uno dei miei miti, Tiziano Terzani: “Comunque la spedizione mi dava una buona ragione per rimettermi in viaggio, per riprovare quella gioia unica che solo i drogati di partenze capiscono, quel senso di libertà che prende nell’arrivare in posti dove non si conosce nessuno, di cui si è solo letto nei libri altrui, quell’impareggiabile piacere nel cercare di conoscere in prima persona e di capire”.